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Cronaca

Jesi «Sulle strade portiamo il sorriso di Marco», i 5 anni della Fondazione Scarponi

Celebrato il quinquennio di attività, il punto su iniziative e progetti con le scuole che hanno coinvolto 30mila ragazzi, mobilità sostenibile, zona 30 e sicurezza stradale

Jesi – Erano iniziati già dal pomeriggio di ieri i festeggiamenti per celebrare i primi cinque anni di attività della Fondazione Michele Scarponi, a partire dall’incontro nel pomeriggio – al quale ha partecipato l’assessora alla mobilità sostenibile, Valeria Melappioni – nella nuova sede di Corso Matteotti con conoscenti, amici, volontari che partecipano ai progetti della Fondazione, per poi spostarsi in Piazza delle Monachette e proseguire con un talk dedicato a questi cinque anni e alle iniziative intraprese.

Una serata con interventi e ospiti importanti, ma anche di amici, colleghi sportivi che hanno ricordato Michele nella sua solarità, riportando aneddoti di vita sportiva condivisi con lui.

Un’occasione per parlare di ciclismo e viabilità, di zona 30 e sport, della necessità di cambiare l’approccio culturale alla condivisione della strada, agendo sulle nuove generazioni ma anche sugli adulti, chiedendo l’aiuto delle Istituzioni per leggi nuove che favoriscano il cambiamento.

«Abbiamo trascorso cinque anni intensi – ha detto Marco Scarponi, il fratello di Michele, che ha dato vita alla Fondazione insieme agli altri volontari -, il nostro desiderio è sempre stato che l’energia e i valori di Michele continuassero a vivere. Che la sua morte, attraverso questo progetto, si potesse trasformare in un messaggio di sensibilizzazione per una nuova cultura della sicurezza su strada e della mobilità sostenibile».

«Abbiamo ottenuto tantissimi riscontri positivi tra i giovani, coinvolgendo, attraverso le iniziative nelle scuole, circa 30 mila ragazzi. Ma dobbiamo puntare anche alla conversione degli adulti».

Durante la serata sono intervenuti il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, il presidente del Coni Marche, Fabio Luna, il presidente Fai Marche, Lino Secchi, intervistati dal giornalista Alfredo Di Giovampaolo.

(guarda le foto sulla nostra pagina fb)

Tra gli invitati anche il giornalista sportivo Marino Bartoletti, che ha intervistato un ospite d’eccezione: Daniele Bennati, ex ciclista compagno di Michele, attualmente Commissario tecnico della nazionale ciclisti su strada.

Intervenuti anche Andrea Colombo e Matteo Dondé, che hanno parlato di Zona 30, la giornalista Alessandra Giardini, il direttore sportivo Giuseppe Martinelli.

«Dobbiamo cominciare dal linguaggio – ha evidenziato Marino Bartoletti riferendosi ai casi in cui il linguaggio giornalistico utilizza termini sensazionalistici per trattare le notizie di incidenti tra auto e bici – linguaggio è testimone di una cultura di rispetto che in Italia ancora non c’è».

«La nostra città ama lo sport – ha sottolineato il Sindaco -, esistono momenti in cui bisogna rompere le convenzioni», riferendosi agli interventi che le Amministrazioni possono attuare per favorire il cambiamento culturale a partire dalla realizzazione delle zone 30, delle quali hanno parlato anche Matteo Dondé e Marco Colombo.

La serata si è conclusa con le foto di rito, sul palco sono saliti i giovani atleti della scuola di ciclismo della Fondazione Scarponi e i membri del comitato Gran Ciclismo Jesi.

Uno scatto finale anche alla bicicletta del modello con cui correva Marco, all’inseguimento della sua passione a pedali, sempre accompagnato dal sorriso.

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