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LETTERE&OPINIONI CUPPARI, L’ISTITUTO JESINO “ROTTAMA” LE VECCHIE AULE E SI AVVICINA AGLI STANDARD EUROPEI DI SCUOLA INNOVATIVA

JESI, 26 ottobre 2016 – Pronti, via ….. al Cuppari l’anno scolastico 2016-2017 è partito con la sperimentazione delle nuove AULE DISCIPLINARI, luoghi di didattica laboratoriale “aumentati” dalle tecnologie. Lo storico istituto diventa campus digitale e si avvicina alle esperienze nord Europee.

A partire dallo scorso settembre tutti gli studenti dell’istituto “Pietro Cuppari” di Jesi, indirizzo Tecnologico – Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT) e indirizzo Economico – Amministrazione Finanza e Marketing (AFM), Turismo (TUR) e Sistemi Informativi Aziendali (SIA) sono ospitati presso la bella sede in Via Ugo La Malfa 36, vicino al nuovo polo ospedaliero cittadino Carlo Urbani. Nel corso degli ultimi anni il Cuppari, già dotato di numerosi laboratori, ha progressivamente introdotto avanzate tecnologie, nuovi arredi e infrastrutture digitali, ottenute anche grazie al Piano Nazionale Scuola Digitale.

cuppariauleRiallestire l’Istituto ha consentito un ripensamento profondo degli spazi, della didattica e dell’uso della tecnologia. Il Cuppari vive oggi una innovata proposta formativa poiché ha saputo introdurre significative novità come l’avvio di moduli orari di studio individualizzato, l’allestimento di nuovi spazi e ambienti architettonici “aumentati” dalla tecnologia che vengono utilizzati dagli studenti dei corsi diurni, dagli adulti che frequentano il nuovo corso turistico e informatico serale, dai docenti e dal personale ATA, dalle famiglie e le aule disciplinari.

La didattica della Classe rovesciata ha trovato “spazio” e “dinamismo” al Cuppari in spazi sempre nuovi, modulari e multifunzionali. Gli studenti “si muovono”, si spostano di spazio disciplinare in spazio disciplinare per seguire le diverse tipologie di lezioni “rottamando” la vecchia aula di classe: al secondo piano per seguire la lezione di matematica e le altre materie dell’ambito scientifico, al primo piano nel laboratorio linguistico per la lezione di spagnolo, o di cinese in orario individualizzato, nel piano terra gli InfoLab e il laboratorio di contabilità per le app di economia aziendale, e poi si risale al piano secondo per l’approfondimento storico nell’aula multimediale accanto allo spazio dedicato a chi necessita recuperare la precedente lezione di letteratura.

Il progetto didattico che si intende perseguire al CUPPARI è centrato sull’attivazione dell’apprendimento grazie all’uso di ambienti disciplinari polifunzionali, progettati per una didattica maggiormente “individualizzata” e “ribaltata” che utilizza metodiche avanzate basate su:

le tecnologie: banda larga, hot spot wireless, ambienti virtuali per la gestione della didattica, tablet/notebook per studenti e insegnanti, grandi monitor touch che si trasformano in tavoli per la ricerca di gruppo, badge/totem per la rilevazione presenze e servizi digitali diversi anche per le famiglie per giustificare assenze e prenotare i colloqui con i docenti o ricevere news tramite whatsapp;

– il superamento del binomio “classe-aula”: una sola aula, sempre la stessa, è troppo grande per essere uno spazio utile al piccolo gruppo di lavoro,  troppo piccola per essere un Auditorium, poco attrezzata per essere un “laboratorio”, troppo formale per un apprendimento orizzontale ed esperienziale con dispositivi mobili, per nulla funzionale ai diversi contenuti disciplinari, limitata spesso a qualche elemento aggiuntivo come una mappa geografica o un calendario alla parete.

Pur con tutte le mancanze, i miglioramenti possibili, la rete, Internet delle cose e le tecnologie hanno stimolato a progettare una scuola in grado di tener conto anche della vita sociale degli studenti a scuola, rispondendo al bisogno reale e non virtuale di incontro, di nuovi ritmi e stili di vita dei ragazzi e di un nuovo apprendimento a diverse velocità e basato sullo scambio, l’interazione, l’esperienza contaminante non più circoscrivibile all’interno dell’aula, sempre uguale.

Gli studenti e i docenti del Cuppari sono consapevoli di essere protagonisti di una importante transizione e l’assenza “fisica” di una propria aula, di un “proprio” banco, sembrano più di ordine emotivo, sentimentale e poco rispondenti ad un vissuto di scuola in cui  le cose sembrano esistere realmente solo se taggate, menzionate e  postate anche nello spazio sociale virtuale, nella  “nube” del mondo digitale.

L’introduzione delle Aule disciplinari riconosce valore alla socialità e all’interattività tra soggetti coinvolti nei processi formativi e dei contesti educativi: una intuizione che, negli ultimi due decenni, ha avuto una sempre più ampia applicazione nel nord Europa. Con le aule disciplinari, i moduli orari individualizzati e l’introduzione delle tecnologie digitali il Cuppari è già in viaggio nella scuola di domani e si avvicina agli standard europei di scuola innovativa.

Il Dirigente Scolastico Maria Rosella Bitti

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