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LETTERE&OPINIONI VALLESINA, CASE DI RIPOSO E CASE PROTETTE: ENTI NO PROFIT IN ALLARME

VALLESINA, 21 luglio 2016 – Le Fondazioni senza scopo di lucro della Regione Marche, che gestiscono le Case di Riposo e le Residenze Protette per anziani, hanno svolto nel tempo e stanno svolgendo tuttora un ruolo sociale determinante al servizio della comunità marchigiana dove operano da decenni, alcune da oltre cento anni, e stanno persino svolgendo un ruolo di supplenza sempre più marcato del servizio sanitario pubblico.
A tutti gli effetti il loro servizio è oramai equiparabile alle RSA (ma ad un costo inferiore di oltre il 50%), le quali dimettono pazienti anziani non più autosufficienti in condizioni sempre più precarie per indirizzarli verso le Case di Riposo/Residenze Protette in assenza e nella impossibilità di assistenza da parte delle famiglie.
Il tutto inserito in una realtà in cui il problema assistenza anziani nella Regione Marche si allarga sempre più, diventa sempre più esplosivo e quasi fuori controllo, in particolare nella Zona dell’Area Vasta 2.
A fronte di tutto ciò, la Regione non convenziona tutti i posti letto autorizzati già da diversi anni.
Sembra che l’attenzione della classe dirigente dell’ASUR Marche e della Giunta Regionale rispetto ad una evidente situazione di fatto sia assolutamente superficiale se non addirittura assente.
Oramai da anni le strutture organizzate in Fondazioni per lo più di diritto privato, ma anche pubbliche, tentano di focalizzare l’attenzione della ASUR e della Regione Marche su queste problematiche ma con scarsi risultati e con sistematici rinvii a templi biblici e manfrine varie davvero preoccupanti.
La gestione dei servizi sempre più onerosi e delicati rischia di portare al collasso le varie strutture che, a fronte di richieste di assistenza sempre maggiori degli anziani e dei loro familiari, non riescono a dare risposte adeguate per oggettive difficoltà finanziarie, non potendo aumentare, oltre un limite decente, le tariffe e potendo contare sempre di meno sul supporto delle strutture ASUR.
SOSTANZIALMENTE IL PROBLEMA SI SINTETIZZA IN UNA SOLA PAROLA: CONVENZIONAMENTO DEI POSTI LETTO INSUFFICIENTI.
Solo una parte dei posti letto di Residenza Protetta autorizzati è convenzionata con l’ASUR per la parte dei servizi di natura sanitaria, per cui ci troviamo di fronte a situazioni in cui su due anziani solo uno, o anche meno, può contare sul supporto economico del convenzionamento, ma gli anziani sono tutti uguali e a tutti ovviamente viene garantito lo stesso livello di assistenza, QUESTO È SANCITO DALL’ARTICOLO 32 DELLA COSTITUZIONE, LA QUALE DICE CHE LA SALUTE DEI CITTADINI DEVE ESSERE TRATTATA PER TUTTI IN MODO UGUALE, NON POSSONO ESSERCI CITTADINI DI SERIE A E DI SERIE B.
Purtroppo questo non avviene nella Regione Marche, specialmente nella zona della Vallesina nonostante che la gestione sia affidata all’ Area Vasta 2 unica per tutta la provincia di Ancona e che tutti i servizi fanno capo alla ASUR unica della Regione.
La richiesta delle strutture è quindi quella di convenzionare tutti i posti letto autorizzati a partire da quelli esistenti da anni, aggiornando anche le tariffe di convenzionamento ferme all’anno 2003!!
Ci domandiamo come mai le promesse fatte in campagna elettorale dal Presidente/Assessore alla Sanità e Servizi Sociali non sono state ancora mantenute? Si ha l’impressione che con il passare del tempo si stia aspettando che arrivi il privato, in effetti negli ultimi tempi le strutture di RP autorizzate sono cresciute a vista d’occhio, frutto di investimenti privati che stanno fiutando il business del momento e che perseguono, tra l’altro legittimamente, IL LORO SCOPO DI LUCRO.
Di contro, la Regione sta dimenticando le vecchie strutture, che svolgono in modo encomiabile e da tempo immemorabile questo delicatissimo servizio alla Comunità Marchigiana.
Ricordo che queste Fondazioni no profit, tra l’altro hanno ottenuto contributi a fondo perduto da parte della Regione Marche con i fondi FAS per la messa a norma delle loro strutture.
Tra l’altro l’ASUR e la Regione Marche devono mettere mano ad un riordino generale del settore, risulta infatti che alcuni distretti si trovano con i posti letto convenzionati tra il 90 % e il 100%, altri invece sono convenzionati addirittura sotto al 50%, dei posti letto autorizzati.
Vi pare possibile considerare gli anziani della stessa area o della stessa Regione in modo così difforme e sperequato?.
VI SEMBRA GIUSTO VEDERE UNA SITUAZIONE DISCRIMINATORIA DI COSÌ AMPIA PORTATA?
Ciò si evidenzia anche con il servizio ADI, con il quale l’Asur intende rimediare parzialmente al mancato convenzionamento dei posti letto, gestito in modo difforme nel territorio regionale, particolarmente scandaloso nell’Area Vasta 2, Zona della Vallesina, in cui viene riconosciuta una quota contributo inferiore 4/5 volte, per esempio, rispetto al territorio dell’anconetano, nonostante che il Responsabile gestore del servizio sia lo stesso?. PER QUANTO ANCORA DOVRANNO ESISTERE QUESTE VERGOGNE..?
Si chiede quindi alle Istituzioni, e ai loro rappresentanti di qualsiasi colore politico, sia a livello locale, territoriale che regionale, di aver presente questa denuncia e di impegnarsi a sanare una situazione che è diventato un vero e proprio scandalo.
CONFIDIAMO MOLTO NEI CITTADINI CHE HANNO NECESSITÀ DI QUESTE STRUTTURE, VI INVITIAMO AD INTERVENIRE NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI AD OGNI LIVELLO AL FINE DI RAGGIUNGERE INSIEME QUESTO SCOPO, PER NON TROVARSI POI, AD AFFRONTARE DEI COSTI INSOPPORTABILI PER POTER FAR ACCUDIRE I LORO CARI FAMILIARI.
La richiesta all’ASUR ed alla Regione Marche quindi è molto semplice ma perentoria e decisa: si prenda in mano la questione e si dica chiaramente cosa si vuol fare sulle situazioni lamentate, cioè in ordine al convenzionamento di tutti i posti letto di RP autorizzati, a cominciare dalle strutture storiche che operano da decenni, lasciando se mai da parte per il momento le nuove strutture private sorte negli ultimi tempi, e studiare un meccanismo di adeguamento e aggiornamento delle quote sanitarie ferme all’anno 2003, il tutto in tempi brevi, anzi, brevissimi e certi.
Chiediamo troppo a chi si è assunto la responsabilità tecnica di gestire la Sanità delle Marche e la responsabilità politica di amministrare questa Regione?

Bartolucci Augusto presidente Fondazione C. Gregorini – San Marcello

per conto di Enti no profit gestori delle Case di Riposo zona Vallesina

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