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L’INTERVISTA Letterius, il sensitivo più ricercato delle Marche

Esperto in rituali d’amore, ha una tradizione centenaria alle spalle: «Da 40 anni ci metto la faccia, voglio dare dignità a questo mondo»

PESARO, 3 gennaio 2022Esperto in rituali d’amore Caudullo Letterius, in arte Mago Letterius, è il sensitivo più famoso delle Marche.

Caudullo Letterius

Nato a Catania il 14 Marzo 1966 da una famiglia di sensitivi, con una tradizione centenaria, è molto legato alla città di Fabriano dove è nata sua figlia e a quelle di Pesaro e Macerata, nelle quali opera da quarant’anni.

E proprio a coronamento di questo traguardo, Letterius ha deciso di parlare un pi’ di lui.

«Da 40 anni ci metto la faccia, ora c’è il web ed è pieno di insidie. Voglio ridare dignità a questo mondo».

L’intervista

Che cosa significa essere un mago?
«Appartengo a una famiglia di sensitivi, che opera da circa 100 anni: maghi si nasce e non si diventa. Ho sempre cercato di scoprire essenze nascoste e dare un’interpretazione che va al di là della materia, di dare al mondo sensibile una spiegazione spirituale».

Come ha scoperto le sue capacità sensoriali?
«Già da ragazzino vedevo oltre il lato sensibile, credevo che questo modo di vedere le cose in maniera lungimirante appartenesse anche agli altri, poi ho capito che era una capacità solo mia. Non ero capito dagli altri, pero alla fine il tempo dava sempre ragione a me».

Come ha coltivato le sue capacità fino a diventare il sensitivo più ricercato nelle Marche?
«Attraverso un percorso di studi, sono il primo mago in Europa che studia la Magia Olistica. In passato ho approfondito la magia Salomonica, un’interpretazione diversa dei simboli».

In cosa consiste la sua attività? Di cosa hanno bisogno le persone che si rivolgono a lei e come si approccia con loro?
«Il sensitivo ha una grande ricaduta sociale, le persone si rivolgono a me per avere consigli o interventi di magia, come il rituale e le fatture d’amore. Nonostante siamo nell’era di internet, c’è ancora bisogno dell’intervento esoterico per superare un ostacolo. Lo scopo è quello di entrare in empatia con le persone per cercare di aiutarle attraverso la ritmologia. C’è un comportamento da assumere davanti al cliente: il mago ha il dovere di difenderlo dal proprio stato d’animo. L’incontro deve essere un momento di evoluzione spirituale».

«Non è un gioco, chi viene da me deve sapere che si sta rivolgendo a un professionista».

Nicoletta Paciarotti

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