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Montemarciano Soppressione fermate bus alla Marcianella, problema da risolvere in fretta

Il Comune attende l’intervento della Regione per la risoluzione dell’annosa vicenda, e i cittadini ne chiedono a gran voce il ripristino anche con una petizione

Montemarciano – La problematica si è creata con la soppressione, mesi fa, da parte dell’Anas, delle due fermate che sorgevano lungo la Ss16 in località Marcianella. Fermate che, per 40 anni, hanno servito lavoratori e studenti della frazione nonché i residenti del quartiere Gelso (circa 474 abitanti). La decisione della soppressione, a seguito del crollo di un vecchio rudere adiacente alla carreggiata e di alcune criticità relative alla posizione della fermata che, secondo l’Anas, non avrebbe rispettato il Codice della Strada (in particolare, relativamente alle necessarie distanze dall’intersezione tra la Statale16 e la Provinciale).

L’Amministrazione comunale si è fin da subito attivata per trovare una soluzione alternativa, proponendo di posizionare le nuove fermate all’ingresso del quartiere Marcianella, su un’area di proprietà comunale e adiacente ai giardini pubblici. Le due fermate garantiscono agli utenti di raggiungerle in sicurezza, senza dover attraversare la Statale (come avveniva invece per le fermate della Marcianella, oltretutto in assenza di attraversamento pedonale). Ma i cittadini della frazione Marcianella e del Gelso si sentono penalizzati: ne risente in questo periodo il flusso di pendolari verso la spiaggia, a settembre con la riapertura delle scuole i disagi saranno per gli studenti.

I residenti della Marcianella e del Gelso hanno anche stilato una petizione con oltre 330 firme, presentata all’Amministrazione comunale e protocollata lo scorso 9 febbraio (nr protocollo 2914) «con cui chiediamo – dice il portavoce e primo firmatario, Giuseppe Loreto – un intervento di ripristino delle due fermate e una tutela da parte dell’Ente verso noi residenti della Marcianella e del Gelso che ci sentiamo penalizzati negli spostamenti con i mezzi pubblici dopo questa soppressione».

Il Comune a inizio anno aveva convocato una riunione con l’Ufficio regionale trasporto pubblico locale, a cui è stata proposta la soluzione alternativa ma, sebbene a fronte di solleciti, ad oggi non è pervenuta alcuna risposta che dia l’autorizzazione alla realizzazione delle due fermate prospettate. 

Ora il Comune attende un intervento della Regione per trovare la soluzione migliore, poiché a settembre in vista della riapertura delle scuole, gli studenti (oltre ai lavoratori) dei quartieri Marcianella e Gelso sono rimasti senza collegamenti e sono costretti a percorrere a piedi un chilometro per raggiungere la più vicina pensilina di Forcella, andando incontro a rischi e disagi.

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