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Cronaca

VALLESINA LAVORI IN CAMPAGNA, COLDIRETTI: “MENO INFORTUNI CON NUOVE TECNOLOGIE”

VALLESINA, 25 agosto 2016  – Buone notizie dalle nostre campagne in questa frazione di anno; infatti, è stato registrato un calo degli infortuni sul lavoro e, cosa ancor più apprezzata, una diminuzione degli incidenti mortali.

Analizzando i dati fin qui resi noti, Coldiretti fa notare che gli incidenti registrati nelle campagne marchigiane nel primo semestre 2016 sono scesi a 768; il 2% in meno rispetto al pari periodo del 2015. Un calo solo apparentemente irrisorio, ma che a chi si confronta quotidianamente col dramma degli infortuni sul posto di lavoro rappresenta un ulteriore successo. Basti pensare, infatti, che una quindicina di anni or sono il drammatico dato superava i 5.500. Per i rappresentanti del mondo agricolo nazionale e regionale il calo   dei infortuni è “un fenomeno che conferma l’impegno portato avanti in questi anni per rendere il lavoro in campagna tecnologicamente più avanzato, al servizio della tutela  di aziende e di occupati, della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione. Ma questi numeri – si legge in una nota di Coldiretti Marche – sono anche il risultato dell’azione sul versante dell’infortunistica e delle malattie professionali condotte dall’Epaca, il Patronato Coldiretti, cui si rivolge attualmente un agricoltore su due, utilizzando i servizi di consulenza gratuite”.

Le buone notizie provenienti dal mondo del lavoro in agricoltura non sono le sole, infatti  “analizzando i dati Inail sul primo semestre, che riguardano i casi accaduti nel periodo e protocollati entro la data di rilevazione, emerge un calo complessivo degli infortuni nei vari settori che passano da 9.507 a 9.452 (- 0,58%). In aumento gli episodi rilevati nel comparto industriale, mentre calano quelli nell’artigianato e nel terziario”. Dall’analisi delle denunce di infortuni emerge che nell’85% dei casi le vittime sono italiane e che tra i lavori più rischiosi l’edilizia si riconferma al vertice ; “crescono – si legge nella nota di Coldiretti Marche – le morti bianche che passano da 19 a 23, considerando anche qui sia gli episodi avvenuti direttamente sul posto di lavoro che in itinere”.

(s.b.)

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