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Cronaca

VALLESINA RIPRISTINO DEL FONDO SOCIALE PER L’HANDICAP, LE ASSOCIAZIONI: “I CONTI NON TORNANO”

I Comuni sono alle prese con il bilanci e non sanno quante risorse destinare al capitolo servizi assistenziali

I Comuni sono alle prese con il bilanci e non sanno quante risorse destinare al capitolo servizi assistenziali

VALLESINA, 21 settembre 2015 – I conti non tornano a Campagna Trasparenza e diritti che nei giorniscorsi aveva lanciato l’allarme, circa l’entità del ripristino del fondo sociale regionale. “Come è noto – si legge nella nota di Campagna Trasparenza e diritti – nel bilancio 2015 per i servizi sociali mancavano circa 34 milioni di risorse regionali dei circa 64 complessivi, 30 dei quali derivanti da fondi nazionali. I 14 milioni indicati, cui si aggiungono gli 1,2 milioni già stanziati possono essere sufficienti se ai 30 di fondo nazionale del 2014 se ne aggiungono circa 18. Non pare dunque che i 14 milioni che verrebb

I tagli ai servizi sociali ricadrebbero soprattutto sulle persone con handicap

I tagli ai servizi sociali ricadrebbero soprattutto sulle persone con handicap

ero stanziati nell’assestamento di bilancio siano in grado di assicurare ai Comuni le quote di cofinanziamento incassate nel 2014, e sui quali hanno programmato i bilanci ed i servizi nel 2015”.
Per le associazioni che operano nei servizi destinati per la disabilità, gli aumenti dei finanziamenti sociali per il 2015 da parte dello Stato, possono portare nelle casse regionali qualche milione di euro in più rispetto al 2014 (peraltro, occorre far notare, che la gran parte degli interventi statali hanno destinazione vincolata e dunque non si tratta di un fondo indistinto); qualche altro milione può essere aggiunto dall’aumento delle quote sanitarie in alcuni servizi sociosanitari, ma si rimane comunque molto lontani dalle cifre occorrenti per finanziare gli interventi erogati dai Comuni nel 2105. “Le cifre indicate, purtroppo, non dunque sono rassicuranti – conferma Campagna – , e confermano, le nostre grandi preoccupazioni. Se si vogliono davvero coprire i bisogni sociali, ed evitare tagli da parte dei Comuni negli ultimi mesi dell’anno, la cifra indicata deve subire un consistente aumento”.

(redazione)

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