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JESI LA LEGGE DELLO SFALCIO, DAL CASSONETTO ESCE SOLO SILENZIO

La storia della “cura dimagrante” per i contenitori sta sollevando un putiferio. Tante le ipotesi per questa scelta

 

 

JESI, 24 gennaio 2019 – Fioccano le proteste ma il silenzio regna sovrano sui cassonetti per gli sfalci e le potature.

La prima volta fu il 18 gennaio scorso, ma la notizia ottenne attenzione solo dai nostri lettori che ci segnalarono altre situazioni analoghe che, una volta accertate, ci hanno spinto a richiamare l’attenzione della governance per la raccolta dei rifiuti urbani. una seconda segnalazione. Questa volta era il 20 gennaio ed anche in questa occasioni chi aveva il compito di chiarire la situazione si è guardato bene dal farlo.

I cassonetti a Borgo Minonna

E così, un problema apparentemente di secondo ordine, si scopre che sta invece molto a cuore ai cittadini; quello della eliminazione dei cassonetti per la raccolta di “sfalci” e  potature e la loro sostituzione con dei contenitori incapaci di dare risposte sufficienti ai cittadini, specialmente nei periodi in cui questi prodotti  crescono a dismisura.

Di fronte alla giusta lagnanza del cittadino nessuno, dal “palazzo”, ha spiegato le ragioni effettive di questo provvedimento, nei corridoi si è parlato della rottura dello speciale autocarro attrezzato per la raccolta e della mancanza di fondi per sostituirlo, preferendo all’esborso di alcune decine di migliaia di euro l’uscita di cassa di minor denaro per l’acquisto dei nuovi contenitori (due per ognuna delle postazioni dove stazionavano i grossi cassonetti).

C’è chi ha tirato in ballo la questione della parità di trattamento tra cittadini della periferia e quelli che vivono nelle zone centrali; in altre parole se questi ultimi debbono recarsi al centro ambiente del Campo Boario per disfarsi di erbacce e rami non si vede la ragione per cui non lo debba fare anche chi abita in periferia.

Un’altra voce che circola riguarda l’educazione dei cittadini che in quei contenitori riservati ai rami ed alle erbacce hanno gettato di tutto, anche materiale non riciclabile.

Insomma, sul futuro di quei capienti contenitori circolano tante voci, ma quella ufficiale non è ancora arrivata alle orecchie del cittadino. Speriamo che ciò avvenga quanto prima per fare chiarezza ed, eventualmente, per dare inizio ad un confronto tra cittadini e Istituzioni.

(s. b.)

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