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Cronaca

Jesi JesiServizi, non solo “gestione rifiuti” ma progetti per la comunità

Il nuovo amministratore Gianluigi Paoletti: «Il Gestore unico va nella direzione di razionalizzare la spesa, un processo che sembra trovare una prospettiva definitiva»

Jesi – Nell’occhio del ciclone per la questione della gestione dei rifiuti, JesiServizi, in base alle ultime evoluzioni sul tema, partite dalle dichiarazioni del sindaco Lorenzo Fiordelmondo in Consiglio comunale, sarà chiamata a cedere il ramo d’azienda relativo ai rifiuti alla società dorica AnconAmbiente che si è fatta avanti per l’incarico di Gestore unico provinciale.

Vedi anche: Jesi Gestore unico dei rifiuti, AnconAmbiente si è fatta avanti

Mettendo così fine, si spera, a una querelle annosa che aveva coinvolto tutti i Comuni della provincia, tra volontà politiche e consortili differenti che finora non erano riuscite a trovare l’optimum dell’accordo. Una scelta politica che tuttora suscita perplessità tra le fila dell’opposizione, il dubbio è che cedendo un ramo d’azienda vada perduta una componente virtuosa della Società jesina, florida e in attivo. Una punta di diamante, insomma.

Un fatturato annuo da 14 milioni di euro, 120 dipendenti, 100 mila abitanti serviti e le potenzialità di una crescita ulteriore.

Questi i numeri della Società partecipata jesina, che oltre all’igiene urbana, gestisce la maggior parte dei servizi per la città di Jesi, dall’illuminazione pubblica al trasporto scolastico, alle farmacie comunali, alla refezione scolastica, alla gestione della sosta e alla manutenzione dello stadio Carotti.

Negli anni si sono associati anche i Comuni di Monsano, San Marcello, Belvedere, Morro d’Alba, Castelbellino, Chiaravalle, e da poco è entrato a far parte della Società anche Fabriano.

Poco dopo l’insediamento del nuovo amministratore unico, Gianluigi Paoletti, a febbraio di quest’anno, succeduto a Salvatore Pisconti.

«Il valore aggiunto che questa Società ha saputo dare nel tempo è la qualità dei servizi offerti, perseguita nell’ottica di mantenere un equilibrio tra qualità e costi – ha detto il nuovo amministratore -. Negli ultimi 10 anni siamo riusciti a mantenere tariffe basse per il cittadino. Però è chiaro che si può ancora migliorare perseguendo nuovi investimenti per rendere i servizi più efficienti e sicuri, come per esempio la sostituzione degli automezzi più obsoleti destinati alla raccolta dei rifiuti».


«Siamo convinti che di fronte alla crisi finanziaria che accomuna le amministrazioni degli Enti Locali la soluzione da percorrere non sia quella dell’esternalizzazione dei servizi. Essa è solo la via più semplice che porta progressivamente, però, allo svuotamento politico dei Comuni. A nostro avviso le comunità devono invece puntare a reintrodurre quei modelli di cooperazione che superano la frammentazione organizzativa e funzionale, disperdendo risorse».

«Il nostro presente sempre più competitivo anche tra quelle regioni che invece dovrebbero essere amiche, deve intraprendere la direzione dell’aggregazione di quelle realtà consortili che sappiano raggiungere una dimensione più solida e sinergica. Unire le funzioni e i servizi permetterà di mantenere quella centralità pubblica vero argine di garanzia per i cittadini».

«Nella direzione della razionalizzazione della spesa, va anche la definizione del Gestore unico dei rifiuti, con il mantenimento del servizio pubblico. Un processo che va avanti da anni e che attualmente è la priorità dell’Assemblea territoriale per l’ambiente. Processo che sembra aver trovato una definitiva prospettiva».


Il senso di comunità è alla base dell’attenzione dei cittadini allo smaltimento dei rifiuti, spiega Gianluigi Paoletti.


«Il cittadino deve tornare protagonista dello spazio comune, inteso come aspetto estetico oltre che fisico. Egli ha un valore nella comunità, non solo riguardo alla raccolta e smaltimento dei rifiuti ma soprattutto con il prendersi cura della superficie in cui vive. Le cattive abitudini non devono diventare prassi e mai rassegnarsi al disimpegno, al menefreghismo. Un comunità vive ed è tale se è partecipata e se il senso della responsabilità è condiviso».


L’uso delle videocamere, che saranno utilizzate a rotazione in varie zone della città per effettuare i controlli sullo smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini, rappresenterà un deterrente alle cattive abitudini «ma è necessario intraprendere un’azione di sensibilizzazione che diffonda tra i cittadini questa sorta di rinascimento verso la cura delle aree condivise».


Tra le ultime novità di JesiServizi c’è anche l’ingresso di Fabriano tra i Comuni partecipanti.


«Dall’inizio dell’anno scolastico,l sono stati attivati il servizio mensa e quello relativo agli scuolabus – ha spiegato l’amministratore unico -. Per la mensa abbiamo appaltato il servizio alla ditta Dusmann, la quale preparerà in loco i pasti, con il personale della nostra società, utilizzando le due mense scolastiche già esistenti. Non sarebbe possibile utilizzare il centro cottura di Jesi in virtù della distanza tra le due città».

La cucina della mensa di JesiServizi

«La scelta e l’uso dei prodotti risponde comunque alle stesse dinamiche della mensa di Jesi, vale a dire che ogni prodotto che utilizziamo, compresi i condimenti e le materie prime, sono biologici, il pesce è fresco e non surgelato, si predilige sempre la scelta dei prodotti locali. Come per le scuole di Jesi anche a Fabriano c’è un comitato composto dai genitori che effettua controlli sulla spesa e sui prodotti».

«Prima dell’inizio della scuola abbiamo organizzato una riunione con le famiglie di Fabriano per presentare le caratteristiche del nuovo servizio».

«La mensa di Fabriano produce circa 1.000 pasti al giorno per la refezione scolastica, che uniti a quelli del servizio mensa per Jesi e per i Comuni limitrofi, di San Marcello, Monsano e Belvedere Ostrense, circa 2.000 in tutto, raggiungono le 3.000 unità, questi sono i pasti giornalieri gestiti da JesiServizi».

«Quanto alle corse degli Scuolabus di Fabriano, per quest’anno JesiServizi contribuisce in modo parziale alla fornitura, integrando alcune corse con quelle già presenti sul territorio, un primo passo verso una sempre maggiore collaborazione anche sul fronte del trasporto».

«Il nostro impegno e il mio personale sono quelli di proseguire l’importante eredità lasciata dai miei predecessori, Pietro Ganzetti e Salvatore Pisconti, e laddove possibile implementarne i servizi esistenti e crearne di nuovi al fine di intensificare la collaborazione con le realtà a noi vicine», ha sottolineato Paoletti, dando anche qualche anticipazione sui progetti futuri.

«Di sicuro un obiettivo è quello di considerare la recente collaborazione con Fabriano come una sorta di ponte che permetta di unire tutta la Vallesina».

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