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Cronaca

Jesi Mense scolastiche, al 4° posto della Top Ten italiana

Guadagnata una posizione nella classifica 2022-2023 redatta dall’osservatorio Foodinsider, JesiServizi: «Qualità dei cibi e valenza educativa all’alimentazione sana»

Jesi – La nostra città si conferma per l’ottavo anno consecutivo tra le migliori mense scolastiche italiane, guadagnando il quarto posto nella classifica 2022-23 redatta da Foodinsider, l’Osservatorio istituito per promuovere e rendere visibili quei modelli di mensa che non hanno l’obiettivo di saziare, ma di nutrire, educare, creare sviluppo economico e sociale. 

Rispetto allo scorso anno, il servizio mensa della nostra città, gestito da JesiServizi, guadagna una posizione tra i 58 centri monitorati in tutta la penisola, con un rating cresciuto da 168 a 181 punti. Davanti a Jesi, nell’ordine Fano, Cremona e Parma.  

«In un anno in cui il rapporto segnala la tendenza a livello nazionale dei gestori a compensare l’incremento dei costi con una minore qualità delle derrate – ha sottolineato Gianluigi Paoletti, amministratore unico di JesiServizi – la proposta jesina si è distinta per l’impegno volto a preservare intatta sia l’alta qualità dei cibi che il mantenimento del livello di eccellenza raggiunto dal servizio, dando continuità a un percorso potenziato all’inizio del 2022 con l’acquisizione del Centro cottura centralizzato».

Le ragioni del prestigioso riconoscimento sono da ricercare, oltre che nella qualità delle derrate e dei piatti proposti, nella scelta operata da JesiServizi, d’intesa con la Commissione Mensa, di attribuire al pasto di mezzogiorno – pari ad una produzione giornaliera di 1. 500/1. 600 pasti – una valenza non solo nutritiva, ma anche di educazione dei bambini a una sana alimentazione. 

L’educazione alimentare passa attraverso la scelta di prodotti biologici, Dop locali e, per quanto possibile, a chilometro zero, ma soprattutto, attraverso la realizzazione di progetti educativi, rivolti ai bambini, condotti nelle scuole, che stimolino la loro curiosità e l’attenzione verso cibi sani e nutrienti. 

La strategia è stata quindi completata con un’App dedicata ai genitori che, attraverso contenuti multimediali, permette la consultazione dei menu, fornisce consigli di educazione alimentare, sostenibilità ambientale e giochi educativi.

Il Centro cottura centralizzato

Tuttavia la scelta, coraggiosa, di dare spazio e centralità nel menu anche a prodotti come il pesce fresco dell’Adriatico o i legumi trova un ostacolo nel rifiuto che i bambini a volte oppongono a cibi che non fanno parte della loro dieta abituale.

Secondo il report redatto da Foodinsider, in Italia il 35% dei bambini rifiutano il cibo a priori, mentre il 31% di loro ha paura di assaggiare nuovi piatti e solo il 14% sembra mangiare con gusto.

«Il cammino per superare questa naturale ritrosia dei più piccoli – fanno notare da JesiServizi  – è lungo e richiede un cambiamento culturale che sostituisca al concetto di “mangiare per saziarsi” quello di mangiare bene per crescere in buona salute”, apportando all’organismo tutti i nutrienti necessari nelle giuste proporzioni».

«Un obiettivo importante che può portare nel tempo alla prevenzione di gravi patologie e al miglioramento della salute delle nuove generazioni, ma raggiungibile solo grazie a una grande collaborazione tra le famiglie, la scuola e chi somministra i pasti».

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