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Cronaca

Falconara Dissesto statico, incertezza sul rientro delle 9 famiglie evacuate

La palazzina di via Canonico e quella di via Bordoni saranno attentamente monitorate, intanto il Comune afferma che i residenti sapevano di quel muro problematico

Falconara – Incertezza, timori e preoccupazioni per le famiglie del condominio al civico 19 di via Canonico e per quella che abita in una casa nella sottostante via Bordoni che venerdì sono state costrette a lasciare le loro abitazioni a causa di un dissesto statico del terreno che ha creato pesanti problemi e il cedimento del muro di contenimento al di sotto del condominio e il distaccamento del marciapiede.

Le famiglie hanno trovato ospitalità da parenti, familiari e amici, una è stata ospitata all’Hotel Touring e un’altra all’Eden Park sulla Statale 16 a Marina di Montemarciano.

C’è incertezza sui tempi tecnici di controllo del terreno e sulle date di un eventuale rientro nelle abitazioni. I Vigili del Fuoco hanno confermato che la struttura di via Canonico e quella di via Bordoni saranno attentamente monitorate con analisi approfondite per osservare eventuali spostamenti delle abitazioni.

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«Non bisogna pensare al peggio, cioè alla demolizione delle case, ma occorre analizzare nel tempo se la situazione si evolve negativamente e se c’è ancora pericolo di dissesto e per questo ci sono periti e tecnici preposti», è il succo del commento del Comando dei Vvf di Ancona che venerdì sono subito intervenuti a Falconara.

Il sindaco Stefania Signorini non rilascia commenti e si è subito prodigata e interessata per trovare una sistemazione alle 9 famiglie evacuate dall’area della città. Dall’Amministrazione comunale trapela la notizia che anni fa era stata emanata un’ordinanza sindacale per intimare ai condomini dello stabile di via Canonico a ripristinare il muro dove si erano verificate ampie e pericolose infiltrazioni.

I residenti si erano affidati ad una ditta e un ingegnere da loro scelto aveva testimoniato che tutto era stato sistemato nel migliore dei modi.

«L’Amministrazione comunale – afferma in una nota la Giunta – quindi, non ha alcuna responsabilità della situazione perché è una questione che riguarda privati cittadini visto che uno di loro ha invece sostenuto che i lavori di sistemazione del muro non erano stati eseguiti a regola d’arte. Semmai gli interessati dovevano nominare un altro perito o un tecnico per confutare la tesi dell’ingegnere che sosteneva che tutto era a posto».

Sui social la polemica monta anche perché uno dei residenti, Gabriele Giaccaglia, che abitava nella casa singola di via Bordoni al di sotto di via Canonico e che è stato costretto con la sua famiglia a la sciare la sua abitazione, sostiene di aver inviato negli ultimi 5 anni molte pec e raccomandate alla Prefettura, al Comune e all’Amministratore del condominio per segnalare i problemi del muro di contenimento e le imponenti infiltrazioni d’acqua.

Tutti sperano che le verifiche tecniche diano esiti positivi e le famiglie possano rientrare nelle loro case, anche se si prospettano tempi lunghi per la soluzione definitiva della situazione.

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