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Cronaca

Jesi Ancora acqua e fango, col maltempo azienda agricola di nuovo allagata

Problemi continui in via Mazzangrugno, «i nostri campi sott’acqua, fossi di scolo del tutto occlusi, il pericolo è anche per le auto sulla strada», l’appello della titolare che già 2 mesi fa aveva richiesto l’intervento della Provincia

Jesi – Dopo il maltempo di venerdì con raffiche di vento, grandine e pioggia intensa, ma anche della settimana precedente, i campi dell’Azienda agricola di Roberta Mancini, adiacenti alla Provinciale 9, che poi sarebbe via Mazzangrugno, sono finiti di nuovo sott’acqua, insieme alle giovani coltivazioni piantate solo qualche giorno fa.

La titolare aveva già richiesto l’intervento dell‘ente provinciale, responsabile della manutenzione della strada, circa due mesi fa, quando le piogge abbondanti di metà maggio e i problemi già esistenti sulla strada avevano causato una frana dovuta al distaccamento del manto stradalel’allagamento dei campi dell’azienda agricola.

Acqua e fango, l’esondazione sulla srada e nei campi

«In quell’occasione l’intervento della Polizia Locale, che era rimasta per l’intera giornata a monitorare la pericolosità della situazione, contattando anche i tecnici provinciali, non era bastato a ottenere di essere ascoltati», ha spiegato Roberta Mancini che nei giorni successivi si era attivata anche inviando comunicazione ufficiale sia alla Provincia che alla Prefettura.

«Ad oggi ancora non abbiamo ricevuto risposte, andrebbe fatto un intervento sui fossi di scolo che sono completamente chiusi, questo determina l’esondazione di acqua e fango non solo sui nostri campi, ma anche sulla Provinciale creando una situazione di pericolo anche per la viabilità dgli automezzi. Per ora i tecnici provinciali sono venuti solo per posizionare la segnaletica di pericolo frane e il limite di velocità a 30 km orari».

La segnaletica apposta dai tecnici provinciali

Una diatriba quella con l’Ente provinciale, responsabile della manutenzione, iniziata nel 2016, ha raccontato la titolare, sempre a causa dei dissesti e delle frane che provocavano l’otturazione dei fossi di scolo dell’acqua, con conseguente allagamento delle aree circostanti.

«Allagamenti che periodicamente si riversano sulle nostre coltivazioni. Impedendoci di utilizzare alcune aree del nostro terreno agricolo. Abbiamo già da qualche tempo circa 3.000 metri di terreno sotto la frana che non possiamo utilizzare e un ettaro mezzo di campo che non è coltivabile a causa delle infiltrazioni di acqua».

Gli smottamenti verificatisi con le precedenti piogge

Per ora l’unico fosso di scolo che riusciranno a ripristinare sarà quello che, all’interno dell’area provinciale, compete al Comune di Jesi.

«Gli uffici comunali si sono già attivati con le procedure amministrative per avviare i lavori che dovrebbero essere effettuati prima dell’inverno», ha spiegato Roberta Mancini, che non si stanca di rivolgere ancora una richiesta di intervento all’Ente provinciale.

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