Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi «Buona strada don Attilio, anche in Cielo»

Tanti ricordi nella cerimonia funebre officiata dal vescovo Gerardo stamattina per il sacerdote jesino, domani la presentazione del libro che aveva scritto sulla chiesa di San Giovanni Battista

Jesi – Questa mattina la celebrazione della liturgia per l’ultimo saluto a don Attilio Pastori, deceduto giovedì 14 dicembre scorso, officiata dal vescovo mons. Gerardo Rocconi nella chiesa di San Giovanni Battista, in Corso Matteotti, la parrocchia che aveva retto per 59 anni, durante i quali don Attilio ha dispensato consigli e insegnamenti a tanti giovani.

Lui che amava insegnare e stare in mezzo ai ragazzi nei numerosi anni in cui si è dedicato all’insegnamento a scuola ma anche alle attività con gli scout in parrocchia, e sono proprio quei ragazzi di allora che stamattina hanno riempito la chiesa di commozione e di ricordi, accompagnandolo in questo ultimo rito terreno.

«Tanti di noi sentono di aver perduto un riferimento – ha detto il vescovo Gerardo durante l’omelia -, don Attilio ha saputo comunicare con tutti ed era un educatore appassionato, molti ragazzi proprio da lui sono stati aiutati a conoscere il Signore. Oggi grazie alla fede possiamo fare un discorso più profondo ed essere convinti che per don Attilio la vita non è finita qui ma continua nel Regno dei cieli e questo non dovrà essere un momento di dispiacere ma di gioia, nel salutare il suo nuovo cammino».

Don Attilio, laureato in lettere, filosofia e teologia, ha sempre avuto il desiderio di trasmettere l’amore per la cultura e per una fede incarnata nel quotidiano. Era Canonico della cattedrale dal 2010 e dal 1995 direttore della biblioteca diocesana “Pier Matteo Petrucci”, alla cui fondazione ha dato un contributo determinante. Una dedizione alla cultura e all’arte che si è tradotta anche nell’impegno per la valorizzazione del patrimonio artistico esistente, come per il restauro della chiesa di San Giovanni Battista riportata, sul piano architettonico e decorativo, alle originarie influenze barocche.

Proprio domani alle 16.30 sarà presentato il libro “L’opera dei Filippini nella Chiesa di San Giovanni Battista”, scritto da don Attilio, che illustra il patrimonio artistico della suddetta chiesa la cui esposizione sarà affidata alla dott.ssa Sara Tassi, storica dell’arte e anche autrice di un intenso dialogo con il sacerdote, che fa da postfazione all’opera.

La cerimonia di questa mattina si è aperta proprio con le parole di Sara Tassi che ha letto alcuni brani dell’intervista rivolta a don Attilio sul contenuto della sua opera e sul senso dell’arte nella società moderna. Poi l’intervento di uno dei suoi fedeli in rappresentanza dei parrocchiani e di chi lo ha conosciuto bene e ha voluto ricordarlo così, come l’uomo «che apriva la strada e noi lo seguivamo rassicurati. Buona strada don Attilio, anche in Cielo».

© riproduzione riservata

News