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Cronaca

Jesi Cassonetti smart, più difficili da digerire del pranzo di Natale

Lamentele sia per il funzionamento dei nuovi contenitori che nei confronti di chi non si pone il problema della differenziata e abbandona i rifiuti all’esterno, anche se durante le Feste i bidoni erano colmi

Jesi – Le nuove isole ecologiche smart installate in centro città fanno ancora discutere e suscitano perplessità sul funzionamento.

I social network dei residenti sono pieni di foto, mini video-clip e battute per denunciare malfunzionamenti, trasgressioni e difficoltà nel capire come utilizzarli.

Sacchi di ogni materiale abbandonati fuori dall’isola ecologica di p
Piazza Pergolesi

Le festività natalizie, poi hanno ampliato la portata reale del problema, dato che molte di queste si sono riempite in fretta e la gente, anche quella dotata di senso civico che le usa correttamente e rispetta le regole, è stata costretta ad abbandonare all’esterno materiale sfuso, sacchi e scatoloni.

Mucchi di cartone lasciati all’esterno del contenitore apposito di Piazza Pontelli

In piazza Baccio Pontelli, ad esempio, già nelle prime ore del mattino di Natale i contenitori di plastica e carta-cartone erano colmi e molte famiglie non erano ancora uscite per gettare il materiale di risulta dei cenoni della Vigilia. Puntuale invece il servizio di nettezza urbana che, anche il giorno di Natale, ha provveduto a sgomberare i rifiuti di chi non si pone il problema di fare la differenziata e abbandona i rifiuti per strada come se nulla fosse.

Caso emblematico quello del punto d’ingresso turistico per eccellenza della città, ovvero quello di Porta Valle, dove molti approfittano dei parcheggi liberi di piazzale dei Partigiani per lasciare l’auto e addentrarsi a piedi in centro. In quel punto alcuni residenti dotati di scarso senso civico sono soliti scambiare i cestini di rifiuti all’angolo tra via San Marino e via Lucagnolo (appena entrati a Porta Valle) per una discarica a cielo aperto di materiali di ogni genere.

I sacchi gettati per terra la notte della Vigilia erano stati già rimossi alle prime luci del giorno di Natale. La cosa, per quanto opportuna per il decoro comune e l’igiene pubblica, ha fatto emergere una contraddizione che qualcuno ha stigmatizzato.

«A Jesi il servizio di raccolta immondizia funziona per chi non rispetta le regole e butta i rifiuti in strada, mentre chi si comporta bene e fa la differenziata (pagando la Tari…) deve attendere», scriveva un residente sul proprio profilo social.

Il tutto sarebbe risolvibile con le fototrappole, entrate in funzione da qualche settimana, le quali potrebbero smascherare i trasgressori come molti abitanti della zona si augurano.

L’isola di via Petrucci, con più immondizia fuori che dentro i contenitori della differenziata

Al di là di questo caso specifico, c’è da dire che in molti di quelli che utilizzano i nuovi contenitori smart con la tessera sanitaria, stentano ancora a capirne il funzionamento. In affetti qualche problema c’è, sia con la distanza con cui passare il codice fiscale davanti al lettore, sia sul come sfiorare il sensore per far aprire i bocchetoni (forse troppo piccoli). Il tutto dà vita a curiosi episodi di gente che compie autentici balletti davanti ai cassoni marroni, spesso conditi da imprecazioni varie.

Bocchette dei contenitori smart di Piazza Pontelli stracolme la mattina di Natale

Questo, tuttavia, è un problema che con la pratica andrà via via risolvendosi.

Quello che difficilmente si potrà risolvere è quello della minoranza (ingombrante) di cittadini che non si pone il problema e abbandona i rifiuti per strada. Per quelli servirebbero sanzioni e un bel ripasso dell’educazione civica, il cui insegnamento nelle scuole è stato abolito da anni. Appunto.

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