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Jesi Coltivare la gentilezza migliora se stessi e gli altri, il convegno

In occasione della Giornata mondiale l’appuntamento organizzato dalla naturopata Gloria Luzi e la raccolta fondi devoluta alla Casa delle Donne

Jesi – Celebrata nel pomeriggio di lunedì, con un convegno molto partecipato, la Giornata mondiale della Gentilezza. L’incontro “Condividi e Diffondi Benessere del Corpo e Gentilezza verso se stesso”, organizzato dalla naturopata e riflessologa plantare Gloria Luzi ha visto l’introduzione e i saluti da parte di Luca Polita, presidente del Consiglio comunale. 

Presenti la psicologa e psicoterapeuta Francesca Romeo, le nutrizioniste Domitilla Renzetti e Sara Magrini e la scuola Motus Danza che ha presentato un video dal forte richiamo umanistico, basato sui passi rivolti alla gentilezza. 

L’ evento per la comunità jesina è nato proprio per promuovere un linguaggio positivo dove l’obiettivo è diffondere appunto esempi di gentilezza e buone pratiche convinti che ogni piccolo gesto, ogni parola possano determinare un cambiamento nel nostro piccolo e nel mondo.

«Il tema del benessere del corpo e gentilezza verso il proprio corpo è alla base della diffusione globale di gesti di gentilezza perché ogni piccolo gesto può cambiare il proprio approccio al mondo – ha esordito Gloria Luzi, che ha ringraziato anche l’Amministrazione comunale per aver fortemente creduto nel progetto -, grazie a tutti i presenti per esservi regalati questo tempo di consapevolezza solo per voi». 

Ed è stato proprio Luca Polita, presidente del  Consiglio comunale a precisare che  «ridurre le distanze con un gesto di gentilezza per un mondo più sereno e con più armonia e consapevolezza è un impegno che noi vorremmo prenderci rimanendo sempre propositivi a tale invito, vorrei inoltre ringraziare Gloria Luzi nella veste di organizzatrice, per aver ricordato la Casa delle Donne, che lotta da anni a fianco delle donne vittime di violenza. La giornata del 25 novembre contro la violenza di genere dovrebbe essere rammentata ogni giorno». 

«Regalarsi consapevolezza del proprio essere – ha spiegato Gloria Luzi – è sinonimo di benessere, significa volersi bene e donarsi salute. Un punto di partenza per costruire il nostro modo di essere in questa società dove ci sentiamo tutti sotto esame, dobbiamo essere sempre performanti e dove in pochi riescono a praticare l’autoascolto e l’autotrattamento del corpo, il quale ci manda continuamente messaggi che non ascoltiamo».

«Dobbiamo essere coltivatori di gentilezza, perché solo se lo siamo con noi stessi, staremo molto meglio». 

A seguire la psicologa Francesca Romeo ha spiegato che «è impossibile essere in connessione con gli altri se non lo siamo in primis con noi stessi, gentilezza significa trattarsi con cura e gratitudine, aumentando la consapevolezza di sé e rafforzando, di conseguenza, la propria resilienza».

«Come si pratica la gentilezza con se stessi? Sicuramente avendo cura di sé, della propria salute mentale e fisica, coltivando e nutrendo la propria anima, imparando anche a fermarsi e connettere nel presente mente e corpo. È importantissimo, prima di tutto, accettare di sé pregi e difetti, non pretendendo di controllare tutto e accettando il proprio mondo interiore,   lavorare sulla propria autostima e sull’opinione di sé, sentendoci capaci e meritevoli perché siamo unici e speciali». 

«Lavorare oltre gli ostacoli del perfezionismo e della paura di sbagliare è alla base del proprio benessere, inoltre dovremmo vedere la fragilità come sinonimo di umanità e dialogare con noi stessi gentilmente, escludendo troppa autocritica, ma essendo grati a noi stessi anche per gli errori, da questi possiamo trarre insegnamento». 

«Vorrei portare due esempi storici di resilienza e forza interiore, il primo è quello di Frida Kahlo, che ha trasformato il proprio dolore in arte, il secondo è quello di Anna Frank, un  esempio di gentilezza interiore, perché scrisse un diario dove si permise di esprimere i propri sentimenti di coraggio e forza interiore. Quindi dico a voi di sorridere perché spesso dimentichiamo che un sorriso o l’essere gentili, aumentano il senso di appartenenza e ci fanno sentire meno soli, coltivare gentilezza migliora se stessi e gli altri». 

A seguire i consigli delle nutrizioniste e biologhe Domitilla Renzetti e Sara Magrini che hanno sottolineato come la gentilezza, anche nell’alimentazione, passa per una accettazione del proprio corpo.

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