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Cronaca

JESI Fontana delle leonesse: 120 giorni alla scadenza del lascito Morosetti

piazza Federico II

Una corsa contro il tempo per traslare il manufatto davanti al Teatro Pergolesi entro i termini stabiliti dal testamento

JESI, 21 marzo 2021 – Il conto alla rovescia segna poco più di 120 giorni al termine indicato dal testamento del vignettista e umorista Cassio Morosetti: lo spostamento della fontana deve avvenire entro il 21 luglio prossimo, con la parte idraulica perfettamente funzionante e allacciata all’acquedotto cittadino.

piazza Federico II

Alcuni elementi di pregio della fontana saranno dell’originale costruzione, mentre la struttura portante interna in mattoni e calcestruzzo sarà demolita e rifatta ex novo.

Saranno rimossi i rivestimenti marmorei, gli orpelli architettonici per poi procedere alla demolizione dell’attuale struttura portante in mattoni. Per quanto riguarda l’obelisco invece, sarà tagliato in più parti con successivo rimontaggio.

La relazione che accompagna il progetto è stata curata dall’ingegner Livio Gambacorta dello studio Acale di Ancona.

In Piazza della Repubblica la fontana sarà sistemata nella sua collocazione originaria, individuata grazie a uno studio geometrico-fotografico realizzato dall’ingegner Carlo Muffato: davanti all’ingresso del Teatro Pergolesi, in linea con la porta della Chiesa della Morte.

La struttura centrale sarà rinforzata in acciaio così da garantire la resistenza sismica. I lavori, come noto, sono iniziati: si sta procedendo con la rimozione delle pietre e delle colonnine che contornano la vasca. Sullo spostamento è intervenuto anche l’artista Faliero Tamburi: «In nessun modo in una “comunità” deve prevalere la volontà di un singolo – scrive sul popolare social network – Anche io, nato e vissuto a Jesi, innamorato della mia città, avrei desiderato in alcuni ambiti e in certi momenti, una città diversa.

Ma se anche avessi avuto la possibilità di cambiarla, non avrei mai imposto il mio sguardo ed il mio “abbraccio”. Che si lascino le Leonesse al loro posto, ne guadagnerà lo splendore architettonico di due piazze e di una intera città. Ne beneficerà ancor più la magnanimità del Donatore e il gesto sarà ricordato nel tempo».

(e.d.)

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