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Cronaca

Jesi Le “balette” di Jesi approdano agli Internazionali di tennis a Roma

Antesignane delle palline da tennis, la nostra città ne custodisce 9, la consegna al Foro italico per l’inaugurazione della sala stampa dedicata a Gianni Clerici

Jesi – Gli Internazionali di Tennis di Roma, che si sono aperti al Foro Italico, vedranno quest’anno protagonista anche Jesi.

Le celebri “balette” della prima metà del Seicento – antesignane palline da tennis ritrovate nella nostra città – sono infatti esposte per tutta la durata del torneo nel salottino della tribuna autorità del campo centrale.

La consegna è avvenuta in occasione dell’intitolazione della sala stampa del Foro Italico all’indimenticato Gianni Clerici, il giornalista per antonomasia quando si parla del tennis. Proprio Clerici aveva fondato infatti, a Jesi, il Club delle balette, dato che la nostra città ne può annoverare ben 9, il numero più alto in assoluto mai ritrovato nelle città italiane e non solo.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo con Nicola Pietrangeli

Dunque ghiotta è stata l’occasione per affiancare all’intitolazione della sala stampa anche una presentazione ufficiale al pubblico del Foro Italico di queste particolari palline che venivano utilizzate per il gioco della pallacorda, come si chiamava allora il tennis.


Ad intervenire alla cerimonia di consegna della balette è stato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, accompagnato dalla vicepresidente del Club delle balette Carla Saveri. Ad accogliere la delegazione jesina – presenti anche funzionari della Pinacoteca civica dove sono custodite le storiche palline – l’ex presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, grande amico di Gianni Clerici e autore della prefazione del libro “Pallacorda e non solo” di Marco Droghini, che ripercorre la storia delle balette di Jesi.

Insieme a lui, il grande campione di tennis Nicola Pietrangeli e il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli.

«Per Jesi – ha sottolineato il Sindaco – è un grande momento che lega sport, storia e cultura, nel ricordo di una grande personalità, come Gianni Clerici, particolarmente legato alla nostra città. Ringrazio tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione di questa iniziativa che sono certo offrirà una bella immagine di Jesi, avvicinando appassionati e semplici curiosi alla scoperta della fondamenta del gioco del tennis e della nostra città in particolare».

«Jesi – ha affermato Carla Saveri – ha tutte le caratteristiche per essere una città riconosciuta a livello internazionale per il valore che ha espresso dal punto vista sportivo tout-court, non solo rispetto al mondo del tennis. Quando era assessore allo sport, Ugo Coltorti definì le balette: “il dna sportivo di Jesi”, che è una definizione calzante, perché queste 9 palline sono un reperto del tardo ‘500, ci suggeriscono che già allora Jesi era una città vocata allo sport».

Balette
Le balette custodite a Palazzo Pianetti sede della Pinacoteca

«Forse non tutti sanno – ha proseguito la vicepresidente del Club delle balette – che in questi giorni a Roma c’è anche la mostra delle Marche a Palazzo Poli: la città di Jesi, la sportività di Jesi, é molto rappresentata nella capitale, è un’occasione preziosa per valorizzare la nostra città, del resto cultura é tutto ciò che riguarda un territorio e lo sport ne è parte integrante tanto quanto la storia o la musica».

(foto in primo piano: Cala Saveri, Vito Cozzoli, Lorenzo Fiordelmondo, Giuliano Amato)

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