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JESI Oggi leoni, domani… e al futuro chi ci pensa?

Cosa ne sarà di Piazza Federico II? Luogo di aggregazione o non-luogo, dove si passa ma non ci si ferma?

Penso che tutti apprezzerebbero di più l’onestà intellettuale, in qualunque frangente, e la fontana con l’obelisco e i leoni non fa eccezione.

Sarebbe quindi molto apprezzata la sincerità da parte della Giunta Bacci se dicesse chiaramente che il lascito Morosetti serve per finanziare primariamente il rifacimento del Corso e la manutenzione straordinaria di Piazza del Teatro e solo secondariamente lo spostamento del monumento (tema che interessa solo gli urbanisti di Facebook e pochi altri).

Di “atto dovuto” (espressione spesso abusata da questa Amministrazione) non ne parliamo nemmeno. Di “volontà popolare” neanche, visto il diniego a ricorrere al referendum (diniego motivato con argomentazioni, ad esser diplomatici, “oscure”, con anche un voto favorevole da una consigliera di maggioranza…).

La fontana dei leoni e obelisco di Piazza Federico II

Di “operazione prevista nel programma di mandato” nemmeno, ‘ché non si poteva certo gufarla al povero Morosetti, anche avendo la sfera di cristallo… La politica di una volta (non solo quella cittadina, ma dell’Italia tutta) avrebbe puntato, magari incompresa, sul far conoscere prima di iniziare qual era la sua idea di città, il suo progetto: utilizzo degli spazi, interventi che danno forma al progetto di città antica, le politiche che l’Amministrazione intende perseguire. E qualunque persona di buonsenso prima di iniziare avrebbe valutato tutti gli aspetti pratici e burocratici: come a dire che se comprassi una casa, prima mi sincero d’avere le visure, i permessi, i finanziamenti della banca per un mutuo… No, invece: qui si vuol partire dallo spostamento prima ancora di avere tutto sotto mano, come se firmassimo un contratto per una casa senza avere la certezza di avere in mano i soldi per acquistarla.

Forse tanta sicumera si ha perché pare che i soldi siano l’unica cosa che non manca, forse è solo la cifra stilistica di questa Amministrazione: conti e numeri. Toppe, interventi a se stanti, senza considerare cosa succede poi. Come per lo spostamento del monumento a Federico II, traslato da Porta Bersaglieri, che ora è diventata un non-luogo: prima una sorta di piazzetta con panchine, monumento, scorcio sulle mura, a sentire chi abita nelle vicinanze; oggi è un’area con poca ghiaia, una panchina rotta e un basamento con legna accatastata. Al massimo è diventata piazzetta di spaccio e latrina ufficiosa. E Piazza del Duomo cosa diventerà, una volta rimossi i leoni? C’è chi si arrischia a ipotizzarvi una scacchiera gigante (forse spera di sottrarre turisti a Marostica…), idea abbastanza carnascialesca da stimolare meme sul web, con versione tavola da card game (da Yu-Gi-Ho a Magic) o un più battagliero Risiko.

Particolare dell fontana dei leoni

Trattandosi comunque di un’operazione abbastanza alla cieca, d’azzardo, vedrei molto azzeccato un bel tavolo da roulette…russa! Un azzardo che rischia di trasformare la seconda piazza più importante del centro storico in un non-luogo, mettendo in risalto che c’è lì un Teatro Moriconi da anni in attesa di finanziamenti per la ristrutturazione.

Torniamo al futuro, quello che pare non esser mai preso in considerazione dalla mentalità conservatrice, quella del “Make Jesi Great Againtrumpesco (M.J.G.A…. mjga ‘no scherzo!), del “fino al ’48 la piazza era con l’obelisco”, del mettere le toppe sull’asfalto che si riaprono alla prima pioggia, ma che tanto costano di meno che a rifare la strada come si deve.

Da una parte un’Amministrazione con tante certezze e dall’altra tanti dubbi: può la nostalgia di un facoltoso concittadino decidere le sorti degli spazi pubblici? Può la logica contabile prevalere sulla auspicabile vision, sull’idea di città e sul progetto conseguente? E cosa sarà in futuro Piazza Federico II? Luogo di aggregazione come sarebbe ora (se non ci fosse una pandemia), o non-luogo, dove si passa ma non ci si ferma, come una stazione del treno? Oggi leoni, domani…?

(m.m.m.)

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