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Cronaca

Jesi Opere pubbliche 2024-26: nodo infrastrutture Amazon

L’opposizione ritiene scarsi gli interventi per ridurre l’impatto sulla viabilità, mentre il sindaco Fiordelmondo sostiene che il Comune stia lavorando molto per stimolare chi dovrà adeguarsi, anche con i mezzi: «Inutile allargare Viale del Lavoro»

Jesi – Nel corso del Consiglio comunale di giovedì scorso 14 dicembre uno dei punti più importanti in discussione all’ordine del giorno era senz’altro quello riguardante l’approvazione del programma dei lavori pubblici nel triennio 2024-2026.

Soprattutto in considerazione del cambiamento epocale che comporterà per la città l’entrata in funzione del mega-hub di Amazon, in corso avanzato di costruzione alla Coppetella, per il quale è prevista l’assunzione di circa 1.000 lavoratori, che giocoforza dovranno spostarsi per raggiungere il posto di lavoro.

A chiedere delucidazioni da parte dell’opposizione è stato il consigliere comunale Tommaso Cioncolini. L’esponente di Jesiamo si è detto sorpreso di come solo pochi fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione pagati dal colosso dell’e-commerce (circa 4 milioni e 300mila euro) siano stati destinati a preparare la viabilità cittadina all’impatto che comporterà la circolazione di centinaia di veicoli in più ogni giorno.

L’intervento del consigliere di Jesiamo Tommaso Cioncolini

«Un po’ stupisce che nel programma di pluriennale non ci siano grandi interventi – ha osservato Cioncolini -, non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche di quello del miglioramento della mobilità, cercando di prevenire i problemi. Inoltre, l’attenzione con priorità 2 che viene data a Ferrovie dello Stato un po’ ci preoccupa. Nella descrizione fattaci non si intravede come la città dal punto di vista delle opere pubbliche intenda rispondere a questa trasformazione importante».

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo durante il Consiglio comunale del 14 dicembre

Le perplessità dell’opposizione sull’argomento hanno stimolato l’intervento del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, il quale ha risposto di non essere d’accordo sul fatto che l’impatto, che pure ha ammesso di attendersi, debba essere affrontato con le opere pubbliche. Secondo il primo cittadino, invece, il ruolo cruciale che l’Amministrazione comunale dovrà giocare e che ha riferito sta assorbendo molti suoi sforzi, «è quello dell’interlocuzione con chi movimenta i mezzi pubblici».

In sostanza Fiordelmondo è convinto che le infrastrutture esistano e quindi dal punto di vista delle opere pubbliche la zona interessata sarebbe al completo.

Mancherebbero, invece, i mezzi che le percorrano negli orari che, secondo quelli che saranno funzionali ad Amazon, serviranno per gli spostamenti maggiori.

«In riferimento alla mobilità su rotaia, il problema non è l’infrastruttura, che per altro non sarebbe a carico del Comune, perchè in quel punto il treno già ci arriva sia da est che da ovest, il problema è che mancano i treni che passano. Per cui abbiamo avviato una interlocuzione con la Regione che stenta ad avere riscontri. Anzi, proprio per questo mi attendo un ampio sostegno di tutte le forze politiche, perchè abbiamo bisogno di avere l’appoggio da Trenitalia affinché metta dentro i treni negli orari che serviranno».

A questo proposito l’11 gennaio il Sindaco di Jesi ha convocato i colleghi della zona presso la sede municipale di Piazza Indipendenza.

Il fine è quello di provare a far fronte comune e avere maggiore forza politica. Quello che emerge chiaramente dalle parole spese dal Sindaco in Consiglio, però, è che la richiesta di non essere lasciati soli sia rivolta alla maggioranza di centrodestra che guida la Regione Marche.

Il presidente della Regione Francesco Acquaroli il giorno dell’inaugurazione del cantiere Amazon

Dal punto di vista del traffico su gomma, la partita invece sembra che si giocherà principalmente su due campi: quello della Superstrada 76 e quello del casello A14 Ancona nord-Jesi.

«Bisogna capire se la Superstrada, che è in carico ad Anas, sia in grado di reggere l’impatto del traffico veicolare pesante e se l’uscita dell’autostrada ha dimensioni sufficienti ad accogliere i maggiori flussi».

Fiordelmondo, tuttavia, è convinto che «Amazon è un mondo in evoluzione e non è detto che girerà tutto su gomma: stanno implementando forme di mobilità all’avanguardia che potrebbero anche essere proposte sul nostro territorio e in tal caso saranno oggetto di attento esame».

Le autorità istituzionali al taglio del nastro del cantiere Amazon alla Coppetella

Il discorso del centro urbano è legato alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale, il quale non dovrà agevolare la circolazione di più veicoli, ma che mirerà alla raccolta del massimo possibile dell’utenza sui mezzi pubblici.

Questo almeno per le direzioni principali, tra le quali rientrerà sicuramente l’hub Amazon.

«Stiamo a 4 chilometri e mezzo da Amazon e quindi potremmo implementare sia il servizio di trasporto su gomma che quello su rotaia. Quindi non credo che la risposta sia l’allargamento di Viale del Lavoro o creare rotatorie, per quanto utili, lungo la via. Amazon avrà bisogno di vedere riorganizzate le abitudini della massa dei lavoratori, i quali andranno stimolati a non utilizzare l’auto, bensì altri mezzi collettivi».

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