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Cronaca

JESI Stupor Mundi, scelta la start-up marchigiana che gestirà il museo

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È la Rnb4Culture di Montecarotto, gestita da un team di due jesine e un recanatese

JESI, 15 maggio 2020 – Individuata la start-up che prenderà in gestione il museo Stupor Mundi. La discussa struttura di Piazza Federico II, ceduta al Comune di Jesi dalla società di Gennaro Pieralisi già dopo due anni dall’inaugurazioneera pronta ad essere affidata a un team di under 35 marchigiani.

Il museo, definito dall’opposizione “più un pacco che un regalo”, è risultato in effetti un fardello in perdita: nel 2018 il rosso ammontava a 110 mila euro, compreso il costo di locazione nel palazzo di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

Una delle sale multimediali del museo

Per sostenere l’attività, il Comune di Jesi concederà alla start-up la disponibilità, a titolo gratuito, degli spazi di Palazzo Ghislieri, continuando ad assumerne i costi di locazione, e l’erogazione fino al 2022 di un contributo complessivo di 450 mila euro a parziale copertura dei costi di avvio e gestione.

La scelta, alla fine, è ricaduta sulla Rnb4Culture, gestita da Fabrizio Renzi, recanatese, Lucia Basili, jesina residente a Montecarotto, e Giulia Leonardi, anch’ella jesina ma residente a Senigallia.

Con sede a Montecarotto, l’impresa è specializzata nell’ideazione e sviluppo di piattaforme digitali basata su tecnologie emergenti, come Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata, applicate ai beni culturali.

In effetti il museo dedicato a Federico II non è che un innovativoma di facile obsolescenzaapproccio alla storia indirettamente legata alla città. L’augurio, anche solo per il bene delle casse pubbliche, è che un’adeguata gestione e promozione possano far decollare una struttura che ha faticato ad avere successo.

(e.o.)

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