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MOIE Tentato omicidio, Percorso Civico: «Attivarsi per prevenire simili tragedie»

Il gruppo politico a commento del tragico fatto di cronaca che ha lasciato la comunità sgomenta: «Forte delusione per non aver compreso un disagio»

MOIE, 6 ottobre 2021 – Le parole descrivono la realtà e per questo siamo convinti che solo chiamando le cose con il loro nome possiamo comprenderne il significato e le cause. Solo in questo modo, infatti evitando distorsioni e assumendo atteggiamenti coerenti ai fatti, si rende possibile una soluzione.

Sul tragico episodio accaduto nel nostro Comune, che vede ancora una volta, una donna vittima della violenza di un uomo, non possiamo far altro che interrogarci su un problema reale, concreto e sempre più attuale. Una lista troppo lunga quella dei femminicidi e dei tentati femminicidi in Italia, una lista aggravata dalla pandemia, che ha costretto nei periodi di forzato confinamento vittima e carnefice a una convivenza obbligata. Una lista che oggi ha toccato anche la nostra comunità. Le donne, negli anni, hanno acquisito sempre maggiori diritti e quindi maggiori poteri: dall’indipendenza culturale a quella economica, dalla possibilità del voto a quella dell’impegno politico, dall’autodeterminazione alla libertà di scelta.

Anche se la parità di genere è un concetto ancora lontano dalla piena realizzazione e sul quale siamo chiamati tutti a riflettere, la condizione femminile si è emancipata da un ruolo subordinato che la caratterizzava da secoli. Di questa rivoluzione molti uomini sono stati spettatori stupiti, altri parte attiva, alcuni ammirati, altri molto impauriti. Dalla paura di perdere il controllo sulla vita e quindi sulle scelte di quello che evidentemente erano abituati a considerare un oggetto di proprietà e non un soggetto con una propria volontà, trae origine la violenza. Ci siamo interrogati in queste ore su quanto e cosa i cittadini e le istituzioni possano fare per essere parte attiva nel tentativo di evitare simili epiloghi, le risposte sono tante e le soluzioni passano per strade diverse, ma per prima cosa, crediamo che nessuno debba “girarsi dall’altra parte”, e per quanto questo possa significare impegno e coraggio, ognuno di noi è chiamato a farlo, nei modi che la legge consente.

Crediamo quindi che la comunità intera, anche su impulso delle istituzioni e con l’aiuto delle associazioni deputate, possa e debba trovare uno spazio di confronto e dialogo, per meglio comprendere le dinamiche che guidano tali violenze e allo scopo di prevenire altre simili tragedie.

La tutela della comunità in cui viviamo passa necessariamente anche per la difesa del singolo, del più debole, del più indifeso. La capacità di pensarsi ed essere una comunità coesa sarà a nostro avviso sempre più importante per far fronte alle sfide future, per farlo è necessaria la fiducia che può nascere solo dalla conoscenza reciproca.

Ora il nostro pensiero va alla giovane donna che lotta tra la vita e la morte, che trovi la forza per tornare dai suoi bambini. E in tutto questo sentiamo anche forte la delusione, per non aver saputo comprendere un disagio, e quindi, non aver potuto evitare questa tragedia.

Percorso Civico

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