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Basket Serie B Coach Aniello: «Ristopro, è stata una stagione monumentale»

Fabriano – Nonostante la sconfitta in gara 5 contro Roma che ha impedito alla Ristopro di partecipare alla poule promozione, la stagione dei ragazzi di Coach Aniello è stata sicuramente positiva.

Una stagione lunga e difficile, ma condotta sempre con la determinazione di chi ha sempre giocato fino all’ultimo secondo di ogni partita.

Coach, come valuta questa stagione?

È stata una stagione monumentale. Non trovo altre parole per definirla perché in questo periodo di riforme dei campionati il nostro risultato è incredibile. In una stagione normale la serie contro Roma avrebbe portato alla promozione in A2 senza passare per la poule promozione. Una cosa che mi emoziona ancora di più.

Fabriano ha affrontato un campionato con un roster molto più “corto”, con meno disponibilità economiche rispetto alle grandi – o presunte tali – del campionato: ma l’obiettivo è sempre stato quello di centrare la Serie B d’Eccellenza?

Ci sono state quadre che sono “costate” più del doppio della nostra e altre con roster molto lunghi. Nelle condizioni in cui siamo arrivati (L’infortunio qualche mese fa di Verri e poi quello di Petracca durante la serie contro Roseto nda.) prima Roseto e poi la Luiss erano i peggiori avversari possibili. Ci davano per morti già con Roseto e quella serie per noi è stata epica perché potevamo vincere la sfida già in gara 3.  Quando è stata costruita questa squadra l’obiettivo era quello di centrare la nuova Serie B d’Eccellenza. Ci siamo riusciti chiudendo al terzo posto in classifica con 3 giornate di anticipo e senza operazioni ulteriori di mercato. Solo nel nostro girone ci sono state almeno 5 o 6 altre squadre che hanno speso più di noi.

Assenze che hanno pesato, ma che nel corso della stagione hanno permesso di evidenziare la forza di un gruppo capace di seguire l’esperienza ed il talento di grandi giocatori, corretto?

Nicolas Stanic è stato un punto di riferimento importantissimo e non ho mai avuto dubbi sulla sua leadership. Si è calato nella nostra realtà lavorando in maniera tale che l’asticella della squadra si alzasse ogni giorno di più. Francesco Papa avrebbe meritato il titolo di Mvp del secondo turno dei playoff con numeri quasi da Nba. Nei gruppi si inizia a vincere quando si accetta lo sbaglio ed il limite dell’altro: quello è il momento in cui gli atleti migliorano e questo ci ha permesso di capire che potevamo stare tra le prime quattro del campionato.

Quali sono stati i punti di svolta della stagione?

Ce ne sono stati diversi: il primo è stato quando abbiamo vinto il derby in casa contro Jesi. Quella è stata la partita della consapevolezza dei nostri mezzi. Il secondo momento è stato quando abbiamo battuto fuori casa Rieti, è lì che la nostra consapevolezza è diventata certezza. Altro punto di svolta è quando si è fatto male Patrizio Verri, perché il suo infortunio è avvenuto in momento decisivo della stagione. Ci poteva cadere il mondo addosso ma siamo stato in grado di affrontare le difficoltà, cosa che è successa anche quando si è infortunato Petracca. Questo è un gruppo super.

Quanto è contato il supporto dei tifosi?

In casa giocavamo in 6, praticamente una simbiosi tra noi e i tifosi. Il pubblico fabrianese capisce il basket e quando ha visto questa squadra lottare su ogni pallone, quando ha visto un tiratore come Centanni tuffarsi per recuperare una palla vagante, si è innamorato di questa squadra.

Prospettive per il 2023/2024?

La realtà è che al momento l’unico giocatore con un contratto per la prossima stagione è Nicolas Stanic. Nessun’altro di noi ha legami per il prossimo anno. In questo momento la società sta facendo di tutto per reperire dei fondi in più con l’intenzione di mantenere il più possibile questo gruppo. Sono però sicuro che la gente di Fabriano e l’ambiente possano essere “quel qualcosa in più” per convincere i giocatori a restare.

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