Segui QdM Notizie

Attualità

Cingoli Ampliamento discarica, Consalvi spinge per una risoluzione

Al Sindaco chiede risposte e «una politica forte, si operi fattivamente in Ata3 per una rapida scelta del sito e per il Piano regionale dei rifiuti»

di Nicoletta Paciarotti

Cingoli, 17 aprile 2023 – Il capogruppo du minoranza “Uniti per Cingoli” Raffaele Consalvi spinge «per il superamento della situazione di stasi nella governance e nella gestione operativa dei rifiuti», all’indomani dell’approvazione del piano di emergenza Ata3 che prevede, tra le altre cose, l’ampliamento temporaneo a Fosso Mabiglia (Leggi qui).

🔴 Leggi anche: Cingoli / Discarica, Raffaele Consalvi: «Uno scandalo che porta nomi e cognomi»

«La recente situazione dei rifiuti in cui si viene a trovare il nostro Comune è preoccupante, sulla discarica andando di proroga in proroga, si rischia di avere una mega discarica nel nostro territorio e non si sa per quanti anni ancora», puntualizza Consalvi.

«Sono convinto che bisogna mettere in campo una iniziativa politica forte, unitaria, che coinvolga l’intero Consiglio comunale e quelle associazioni presenti sul territorio che ci possono dare una mano».

«Si chiede quindi alla Amministrazione comunale di spingere la Regione Marche ad una rapida approvazione del Piano regionale dei rifiuti, e di operare fattivamente all’interno della Assemblea dei Sindaci di Ata3 e della Assemblea dei soci di Cosmari per il superamento della situazione di stasi nella governance e nella gestione operativa che coinvolge il Cosmari, a una rapida e non più rinviabile scelta del sito alternativo a quello di Cingoli».

«Il ritardo nella individuazione della nuova sede per la discarica provinciale è una questione grave. Dal 2014 nessuna decisione ancora è stata presa per trovare il sito alternativo della discarica di Fosso Mabiglia. Si sta andando avanti di proroga in proroga». 

«Una incapacità decisionale che ha già provocato l’incremento dei costi di conferimento in discarica e causerà in futuro un ulteriore significativo incremento per il trasporto dei rifiuti fuori provincia, dai 5 ai 10 milioni di euro. Costi tutti a carico dei cittadini con la Tari e la situazione può ovviamente ancora peggiorare».

«Da alcuni anni infatti assistiamo alla stazionarietà, e talvolta all’inversione di tendenza, dei principali risultati del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nella nostra provincia, molte sono state le scelte non compiute o rimandate, che avrebbero potuto rilanciare il “Modello Macerata” e che invece dimostrano confusione nella governance della gestione del ciclo di rifiuti».

«Credo sia opportuno avere tutta una serie di risposte che interessano non solo la zona dove è situata la discarica ma il Comune e l’intera comunità provinciale»

  • Da notizie di stampa l’assemblea Ata del 30 Marzo ha prorogato tramite ampliamento la discarica. Per quale arco temporale? Con che tipo di indennizzo? Con quali garanzie, anche penali?
  • Non ritiene che in fase di stesura del documento che regolerà i rapporti nei prossimi anni tra Comune di Cingoli – Ata 3 – Cosmari si ponga al momento della firma la contestuale scelta del sito alternativo alla discarica di Cingoli?
  • L’ampliamento presuppone un nuovo progetto, una Valutazione di Impatto Ambientale (Via), una Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) e una relativa Conferenza dei Servizi. Il Comune di Cingoli in questa fase farà le relative osservazioni per scongiurare l’ampliamento? Se non verranno accolte, sarà disponibile a ricorrere in via amministrativa?
  • In nove anni, la mancata scelta di un sito alternativo a quello di Cingoli, che porta chiare responsabilità politiche da parte del duo Pettinari – Parcaroli, porterà fin da quest’anno il Cosmari a conferire i rifiuti su discariche fuori provincia. Quale sarà l’aggravio per l’Ente? Percentualmente quanto inciderà sulle bollette Tari dei cittadini della provincia?
  • A proposito di sostenibilità finanziaria dell’Ente, che poi il tutto si ripercuote sulle bollette, il mancato incasso derivante al trattamento delle macerie del terremoto e il mancato finanziamento con i fondi Pnnr del biodigestore che sarà realizzato “con i normali canali di finanziamento” che impatto avranno sul bilancio del Cosmari?

«Tutto questo al fine di permettere alla nostra provincia di poter contare di nuovo nei prossimi anni sulla tradizionale capacità della gestione pubblica di garantire la sostenibilità del ciclo dei rifiuti urbani e di poter ambire a raggiungere gli obiettivi di economia circolare fissati dalla Unione Europea».

«Ovviamente, se c’è la volontà di approvarlo unitariamente il sottoscritto si rende disponibile a concordare anche eventuali modifiche».

©riproduzione riservata

News