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Cronaca

Falconara Dolori addominali, studente del “Cambi” operato d’urgenza a Nagasaki

In Giappone con la sua classe per uno scambio culturale con il Kaisei High School, ora sta bene: ieri sono partite per raggiungerlo sia la mamma che Stefania Signorini, sindaco e dirigente scolastico dell’istituto

Falconara – Si sono vissute ore di apprensione e di preoccupazione per uno studente del Liceo Cambi che è in Giappone con la sua classe e altri alunni e insegnanti della scuola falconarese per uno scambio culturale con il Kaisei High School di Nagasaki.

Il ragazzo, che compirà 18 anni nel prossimo mese di novembre, ha accusato forti dolori addominali nel pomeriggio di giovedì 7 ottobre mentre gli studenti falconaresi stavano condividendo un momento particolarmente significativo con i loro coetanei giapponesi: la vestizione del kimono, abito tradizionale nipponico.

«Siamo arrivati a Nagasaki il 3 ottobre e siamo stati accolti calorosamente dalla scuola giapponese – racconta la prof. Valeria Gallerani, che con l’altra docente Lorena Martinangeli, accompagna gli studenti -. Il 5 ottobre abbiamo trascorso il mattino a scuola per lezioni di calligrafia e di lingua giapponese. Ci hanno fatto provare il kimono nel pomeriggio e il ragazzo ha accusato violenti dolori alla pancia. Siamo stati subito accompagnati all’ospedale privato che si trova sotto la scuola, dove ci hanno detto che erano necessari ulteriori accertamenti, per cui abbiamo chiamato un’ambulanza e ci siamo rivolti a un ospedale pubblico, sempre vicino alla scuola, che fornisce servizi eccellenti con un personale veramente preparato e gentile e strutture di prim’ordine».

«Il ragazzo è stato sottoposto a esami del sangue, accertamenti ecografici e gli hanno diagnosticato problemi seri all’appendicite. Secondo i medici la scelta più oculata era quella di operare piuttosto che curarlo con gli antibiotici e così ci siamo messi in contatto con i genitori e insieme a loro abbiamo convenuto che l’intervento fosse l’opzione più corretta. L’operazione è avvenuta la sera stessa del 5 ottobre e io – continua la prof.ssa Gallerani – l’ho personalmente accompagnato alla camera di anestesia; poi lo abbiamo aspettato per un paio d’ore, fino al risveglio dopo l’operazione. Ora sta benissimo, si è completamente ripreso e oggi o domani uscirà dall’ospedale. Probabilmente potrà terminare il tour con noi».

Ieri sono partite da Falconara sia la mamma del giovane che Stefania Signorini, sindaco e dirigente scolastico dell’istituto Cambi Serrani, per raggiungere il Giappone. Hanno fatto scalo a Francoforte e Stefania Signorini ha avuto modo di confermare che le condizioni di salute del ragazzo sono ottime.

La prof.ssa Valeria Gallerani evidenzia ciò che le ha trasmesso l’esperienza vissuta in questi giorni.

«La disavventura mi ha consentito di capire che il Giappone è estremamente organizzato e serio. Non ho mai visto in una struttura ospedaliera tanta competenza, tanta precisione, tanta pulizia e mi viene naturale chiamarlo albergo piuttosto che ospedale».

La dicente sottolinea l’alto valore dello scambio tra studenti.

«E’ di altissimo livello: i nostri ragazzi si sono dovuti presentare in lingua giapponese davanti agli 800 studenti del Kaisei High School e hanno svolto lavori di lingua e cultura, anche all’università si è trascorsa una giornata impegnativa e bellissima sulla pace. La scuola giapponese ha invitato 3 sopravvissuti, di 89, 86 e 83 anni, alla bomba atomica, abbiamo visitato il relativo museo e il parco della pace, domani partecipiamo a un festival di cultura nipponica poi ci trasferiremo due giorni a Tokyo prima di rientrare il 12 ottobre».

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