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Falconara Torna “Atemporal” sulla collina di Montedomini

Musica e yoga ma per rilanciare il luogo tanto amato dai castelfrettesi serve una vera ristrutturazione

Falconara, 19 agosto 2022 – Gli sforzi per far sì che i castelfrettesi e i cittadini di Falconara si riapproprino della collina di Montedomini si moltiplicano e sono lodevoli ma non bastano certo a far tornare agli antichi splendori un sito, con la bella villa e la celebre scalinata, che è un luogo simbolo, carico di ricordi e di speranze per la gente, il quale però versa in stato di abbandono da tanti anni.

Per una sera, quella del 4 settembre, l’iniziativa Atemporal, attraverso yoga, musica e letture permetterà di riappropriarsi della collina di Montedomini, grazie alla collaborazione tra Comune di Falconara, associazione Shambhala Jesi, Inrca e azienda agricola Mosconi.

Come nel 2021, si potrà raggiungere la spianata in cima alla collina, alla sommità della storica scalinata da sempre simbolo di Montedomini, per un percorso suggestivo all’insegna della spiritualità.

Il luogo, di proprietà privata, in genere è precluso al pubblico, ma in via eccezionale, su concessione dei due proprietari Inrca e Mosconi, si potrà percorrere la salita che costeggia la scalinata e raggiungere l’area più panoramica di Castelferretti, da dove si potrà ammirare tutto il centro abitato.

La villa, che è purtroppo da anni in stato di abbandono, si deve all’imprenditore anconetano Ulderico Sestilli che la ristrutturò e la abitò fino alla metà del ‘900. Sestilli piantumò il parco che circonda la residenza, fece posare i 222 scalini che scendono verso l’abitato del paese, fece circondare la scalinata con due file di cipressi ed edificò la fattoria detta “Le grotte” nel fondo valle per il suo fattore e i suoi mezzadri.

La villa e i fabbricati rurali, alla morte del Sestilli, andarono ad alcuni parenti che la misero in vendita negli ultimi anni del ‘900, la direzione dell’Inrca pensò allora di acquisirla a completamento della proprietà fondiaria che gestiva insieme ad altri terreni dell’istituto con lo scopo di produrre alimenti sani per gli ospiti del ricovero.

L’Inrca mise all’asta tutti i beni immobili ma solo il terreno della collina trovò un compratore e dal 2010 il proprietario del terreno è Marino Mosconi che svolge la sua attività di agricoltore con buone pratiche agrarie e il fondo non è più incolto ma coltivato in rotazione a frumenti e foraggi e una porzione a valle è dedicata ad attività vivaistica, vivaio che fu inaugurato nel 2014 alla presenza dell’allora sindaco Brandoni.

«Ai castelfrettesi Montedomini piace – dice Mosconi – anche perché manca un parco pubblico. C’è necessità di un recupero della zona ma ogni progetto deve dare un senso economico all’operazione: l’Inrca, il Comune, la Soprintendenza e io stesso dobbiamo farci carico di una soluzione economicamente valida per “fruire” della scalinata, del parco, dell’aria salubre ed eventualmente di un percorso tra il verde delle colture, come quello da via Fossatello a Fiumesino».

L’assessore Valentina Barchiesi evidenzia come il Comune sia disponibile per la riqualificazione di Montedomini e parla con entusiasmo dell’evento Atemporal.

«L’ambientazione così panoramica e la scelta dell’orario, che permette di ammirare il tramonto dalla sommità della collina, si coniugano perfettamente con l’atmosfera suggestiva che le insegnanti di Shambala e i musicisti sapranno creare. Per questo luogo che testimonia la storia di Castelferretti abbiamo collaborato con Inrca per la predisposizione di progetti di riqualificazione e proseguiremo nell’impegno di reperire risorse che ne consentano il recupero».

Gianluca Fenucci

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