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Cronaca

JESI Assemblea Ata, biodigestore: il Comune fa marcia indietro

L’intervento dell’assessora Cinzia Napolitano: «I due siti individuati non sono più disponibili»

JESI, 1 ottobre 2020 – Si è svolta ieri l’Assemblea Territoriale d’Ambito – ATO2 Ancona alla presenza del Presidente della Provincia, Luigi Cerioni, dell’ingegnere Massimiliano Cenerini e dei rappresentanti degli enti locali.

L’impianto di Cadino

All’ordine del giorno l’approvazione del documento unico di programmazione 2021-2023, in particolare la valutazione dei siti individuati per ospitare l’impianto del biodigestore e quello di spazzamento.

L’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano

[nk_awb awb_type=”image” awb_image=”263240″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 650px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]Per l’impianto dedicato al trattamento dei rifiuti umidi, il biodigestore appunto, sono diverse le città che hanno dato disponibilità e tra queste il Comune di Jesi che aveva individuato la zona Coppetella e la ex Sadam.

«I due del Comune di Jesi non sono più disponibiliha detto l’assessora all’ambiente del Comune di Jesi, Cinzia Napolitano – Facciamo prima a toglierli dal sito internet».

incontro biodigestore in comune

L’incontro organizzato dal Comune di Jesi

All’assemblea dunque l’ufficialità: Jesi ritira la disponibilità a ospitare il biodigestore sebbene, come ha repicato Cenerini, non sia arrivata ancora nessuna comunicazione formale. L’impianto ha fatto molto discutere in città lo scorso anno: alla Coppetella si era formato anche un comitato cittadino che, alla luce delle criticità della zona, si era opposto alla realizzazione. Il Comune dal canto suo aveva portato all’attenzione della città la realizzazione dell’impianto, ospitando posizioni favorevoli e organizzando approfondimenti in Municipio. Una delegazione si era recata a Cadino, frazione di Faedo, in provincia di Trento per visitare una stuttura similare a quella che sarebbe dovuta sorgere a Jesi.

Il Presidente della Provincia, Luigi Cerioni

Nel corso del 2019 era stata annunciata la seconda possibile location, quella della ex Sadam, dopo che all’inizio di agosto il Consiglio comunale, con l’uscita contestatoria dell’opposizione, aveva approvato l’atto di indirizzo.

Le perplessità sull’impianto non sono mai mancate, neanche a maggio 2020 quando l’Ata aveva fatto chiarezza, mentre il sindaco Massimo Bacci questa estate ha confermato quanto aveva già detto e cioè che per la città si tratta di «occasione persa».

Una vicenda che si sarebbe conclusa proprio ieri, con le parole dell’assessora Napolitano che di fatto ritira Jesi dai siti individuati sul territorio comunale come disponibili, ma che è destinata a far parlare ancora per molto.

(e.d.)

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