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Cronaca

JESI FURTI A RAFFICA NELLA NOTTE, I CARABINIERI ARRESTANO UN 19ENNE

Il Maggiore Benedetto Iurlaro, comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi

Il Maggiore Benedetto Iurlaro, comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi

JESI, 9 gennaio 2015 – Notte movimentata a Jesi, dove diversi sono stati i furti messi a segno ai danni di esercizi commerciali: una pizzeria, un negozio di scarpe, uno di abbigliamento nel centro commerciale “Il Torrione”, un fotografo in viale Trieste e un negozio di fiori in via Sant’Ubaldo a Monsano.

Il modus operandi sempre lo stesso. Dopo aver infranto la vetrata dei negozi, sono entrati ed hanno rubato denaro contante,  calzature e materiale fotografico.

Ma verso le 5,30 di questa mattina, sabato 9 gennaio, i militari del Nucleo radiomobile notano un soggetto conosciuto, di origine giordana,  aggirarsi  con fare sospetto in via Trieste, ove poco prima era stato perpetrato un furto al negozio del fotografo Giaccaglini. Lui tenta di dileguarsi, ma i carabinieri lo bloccano e si accorgono che aveva le mani sporche di sangue.

È bastata una breve ispezione del negozio per rinvenire tracce di sangue  sparse un pò ovunque all’interno.

I militari, visto l’inconfutabile coinvolgimento del giovane, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione ed all’interno rinvenuto materiale fotografico occultato in una scatola, con evidente tracce di sangue, asportato poco prima dal negozio di fotografo, insieme alla somma di 250 euro, prelevata dal registratore di cassa.

Il tenente Maurizio Dino Guida è il comandante del Nucleo Radiomobile di Jesi

Il tenente Maurizio Dino Guida è il comandante del Nucleo Radiomobile di Jesi

Per ulteriori accertamenti, il giovane, A. A., cittadino italiano di anni 19 ma origini giordane, è stato condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto perché colto nella  flagranza di reato di furto aggravato.

Dopo il rito direttissimo, celebrato alle ore 12 di oggi, nei confronti del 19enne è stato applicato l’obbligo di firma, in prosecuzione di analoga misura inflittagli in occasione del suo ultimo arresto, avvenuto il 6 novembre 2015 per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Attualmente sono in corso accertamenti per verificare la responsabilità dell’arrestato negli altri eventi delittuosi che, come già anticipato, presentano analogie nel modus operandi.

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