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Cronaca

JESI L’ARTE NEGLI ANNI 70, UNA MOSTRA A PALAZZO BISACCIONI: LE OPERE MESSE A DISPOSIZIONE DA COLLEZIONISTI

JESI, 29 giugno 2017 – La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi si riconferma soggetto attento alla crescita culturale della città e del territorio; da domani (30 giugno) e fino al 24 settembre negli ampi locali al piano terra di Palazzo Bisaccioni, in piazza Colocci, si potrà ammirare un vasto panorama della produzione pittorica di un periodo storico offuscato dai fatti di cronaca politica del tempo. Ci riferiamo alle opere che hanno visto la luce nella seconda metà del secolo scorso. Con il titolo: “La densità del vuoto – gli anni ’70 dell’Arte” il curatore della mostra, Giancarlo Bassotti, ha “sfruttato” la generosità di tanti  privati ottenendo da loro opere che soltanto poche persone hanno avuto modo di vedere prima di ora.

Questa mattina (29 giugno), a Palazzo Bisaccioni, il segretario della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Mauro Tarantino, ha salutato i presenti illustrando l’iniziativa culturale per poi passare la parola a Bassotti. Questi ha ringraziato tutti i collezionisti che hanno messo a disposizione del pubblico i loro “piccoli – grandi” tesori; ha poi parlato del movimento artistico degli anni ’70 , definendoli “i più importanti del secolo scorso” purtroppo emarginati dalla gente a causa degli episodi di terrorismo che hanno caratterizzato quella parte di storia nazionale. Tra i presenti alla presentazione dell’evento uno dei protagonisti di quegli anni, l’artista Ubaldo Bartolini che ha intrattenuto i presenti con una vera e propria lezione “magistrale” sulle espressioni grafiche legate all’arte concettuale. Tra le tante opere in mostra anche una del Bartolini, quella scelta dagli organizzatori per essere riprodotta sulla copertina della guida: un pennello dipinto in cui l’artista ha disegnato un paesaggio rurale con una casetta tra il verde ed un campo di grano. Oltre a Bartolini la mostra espone opere di artisti marchigiani, siano essi nativi di questa terra o che hanno scelto le Marche per vivere e operare. Questa selezione, si legge in una nota, “conferma una delle missioni principali della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ossia la valorizzazione e promozione del territorio. Partendo da Gino De Dominicis, nato ad Ancona nel 1947, a Eliseo Mattiacci, originario di Cagli, si passa ad Ubaldo Bartolini, artista maceratese che sposa l’arte concettuale nella sua prima produzione e a Claudio Cintoli, trasferitosi nella prima infanzia a Recanati, città in cui tornerà sempre, fino ad arrivare a Pierpaolo Calzolari che vive e lavora a Fossombrone e Lisbona”.

Come detto in apertura, la mostra rimarrà aperta fino al 24 settembre, offrendo una ulteriore occasione di crescita culturale agli jesini ed ai turisti che si avventureranno nel cuore del centro storico, Questi potranno visitare gratuitamente opere di: Getulio Alviani, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Michelangelo Pistoletto, Ben Vautier, Mimmo Rotella, Emilio Prini, Daniel Bauren, Joseph Kosuth, Gino De Dominicis, Claudio Cintoli, Ubaldo Bartolini, Joseph Beuys, Vettor Pisani, Alighiero Boetti, Enrico Castellani, Ettore Spalletti, Gilberto Zorio, Jannis Kuonellis, Sol LeWitt, Hidetoshi Nagasawa, Luigi Ontani, Anselmo Giulio Paolini ed Eliseo Mattiacci.

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