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Cronaca

Jesi Teatro Moriconi, l’estate porterà alla riapertura

In fase conclusiva l’intervento all’impianto antincendio, in primavera partiranno i lavori di adeguamento acustico, per un costo complessivo di circa 800mila euro

Jesi – Sopralluogo al cantiere del Teatro Moriconi, ieri mattina, alla presenza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dell’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni e della dirigente comunale Barbara Calcagni.

L’avvio dei lavori a febbraio 2023 vede concludersi la parte relativa all’adeguamento dell’impianto antincendio, per il successivo avvio dell’adeguamento acustico.

«Gli interventi che interessano il teatro non hanno riguardato lavori strutturali ma l‘impiantistica – ha spiegato l’assessora -, in questi mesi è stata effettuata la messa a norma dell’impianto idrico e antincendio e degli impianti elettrici per la rilevazione degli incendi», comprese le luci e le uscite di emergenza, le porte tagliafuoco, la compartimentazione dei locali tecnici.

«Questa fase si sta concludendo e a breve partirà quella fuori programma relativa all’adeguamento acustico della struttura che, non essendo stata concepita come teatro, necessitava di una revisione».

«Stiamo intervenendo in questo, come in altri contenitori di valenza culturale e architettonica della città, con l’obiettivo di dare nuova vita ai nostri patrimoni storici, che – come nel caso del Teatro Moriconi – rivestono un ruolo strategico nel centro di Jesi e a cui contiamo di attribuire un ventaglio più ampio di funzionalità grazie a questa riqualificazione».

Ammonta a 450 mila euro il costo dell’intervento per l’adeguamento dell’impianto antincendio, ha spiegato la dirigente comunale Barbara Calcagni, 660mila euro il quadro economico che ha previsto anche l’intervento del restauratore e la sorveglianza archeologica durante lo svolgimento dei lavori, 130 mila euro sarà invece il costo dei lavori extra, dedicati all’adeguamento acustico. Un contenitore culturale rinnovato che ospiterà 167 posti.

«Si tratta di un intervento importante che riqualifica uno spazio interno e restituisce valore anche a Piazza Federico II – ha sottolineato il Sindaco -, aprendo così un dialogo tra esterno e interno e restituendo centralità a questa zona nel cuore della città. La riqualificazione, inoltre, permetterà al teatro di essere utilizzato come contenitore di una pluralità di eventi, a cui l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli sta già lavorando».

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«Contiamo che la conclusione dei lavori avvenga tra la primavera e l’estate e che il Teatro Moriconi, che sarà gestito dalla Fondazione Pergolesi Spontini, possa utilizzare questo luogo per ospitare alcuni degli eventi estivi relativi al Pergolesi Spontini Festival».

La storia del Teatro Moriconi

Il teatro studio fu inaugurato nel maggio 2002 nei locali dell’ex-chiesa, che fin dal XII secolo era dedicata a San Floriano, compatrono della città con San Settimio. All’interno di essa si sono tenute le più importanti cerimonie pubbliche tra cui, il 4 maggio di ogni anno, la presentazione del Palio da parte dei Castelli di Jesi in segno di sottomissione alla città.

Rispetto alla struttura originale, nel 1743 la chiesa andò incontro a profonde modifiche che le diedero la forma a pianta centrale, con grande cupola a base ovale, profonda abside emicicla e due cappelle principali con volta a tutto sesto. Gli affreschi della cupola, raffiguranti le Storie di San Francesco, sono opera del pittore jesino Luigi Mancini.

La chiesa fu sconsacrata dopo il 1860 e divenne sede della biblioteca e pinacoteca comunali. La progettazione del nuovo allestimento per il teatro studio è stata affidata all’architetto milanese Italo Rota.

Il 15 novembre 2005 il teatro studio è stato dedicato alla scomparsa attrice jesina Valeria Moriconi, nel giorno del suo compleanno.

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