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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI CONVOCATA NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI PER L’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI MOIE: “IL COMITATO DIFFIDA LE AUTORITÀ COMPETENTI AFFINCHÉ CHIUDANO IL PROCEDIMENTO CON IL RESPINGIMENTO”

MOIE – La Provincia ha indetto per il giorno 17 marzo ad Ancona una nuova CONFERENZA DEI SERVIZI per proseguire i lavori sospesi nel lontano Dicembre 2015, per mancanza di autorizzazioni sotto il profilo sanitario e per mancato rispetto di quelle che sono le norme di localizzazione di una discarica che di certo, non può stare ad una distanza inferiore a 2 Km (in alcune regioni questa distanza è di 5 Km).

La provincia quindi ha  convocato i sindaci, l’ARPAM, l’ASUR ed altre figure istituzionali meno naturalmente che il nostro Comitato!

Da fonti ufficiali sappiamo che l’ordine del giorno è il seguente “prosecuzione lavori sospesi nella precedente convocazione del dicembre us”.

La nostra personale preoccupazione, è che in questi tre mesi trascorsi nel massimo silenzio i Signori nostri politici abbiano studiato e trovato una qualche scappatoia per questa autorizzazione.          Sarebbe un autentico scandalo  dopo le corrispondenze intercorse tra Regione Asur, Arpam  nelle quali si evidenziavano la mancanza di requisiti per tale rilascio, di cui vi abbiamo reso partecipi nella nostra recente assemblea.

Tramite il nostro legale abbiamo inviato una ulteriore diffida alla Presidente e ai funzionari della provincia, ASUR, ARPAM, ai Sindaci  e a tutte le altre autorità competenti, affinchè il procedimento venga al più presto concluso con il respingimento, per i seguenti motivi:

 

  • la conferenza di servizi del 13 dicembre 2015 sospesa e poi riconvocata ben tre mesi dopo il 17/03/2016, è stata indetta senza che i sottoscritti interessati siano stati informati e ammessi a partecipare, sempre ai sensi delle normative vigenti, ed ai sensi delle normative europee derivanti dalla convenzione di Aarhaus;
  • dagli interventi dell’Asur e dell’Arpam presentati durante la conferenza suddetta, è emerso chiaramente l’impossibilità di dimostrare l’innocuità per la salute umana, non essendo mai stato fatto il monitoraggio sanitario ante e in itinere dell’impianto in esercizio, specie in vista di un ulteriore consistente ampliamento;
  • non è stato previsto alcun accantonamento finanziario per risarcire i cittadini che vedrebbero i loro beni immobili svalutati e le loro attività e iniziative imprenditoriali danneggiate. La sentenza n.17 del12/1/2010 del TAR  della Toscana, ha annullato l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Massa Carrara al  “completamento e ampliamento” di una discarica per mancato rispetto dell’art. 42. Sì, l’art. 42 è proprio quello del Diritto al Patrimonio che da sempre è stato uno dei nostri  cavalli di battaglia;           ;
  • il progetto di ampliamento non è conforme con la normativa vigente, specie per quanto riguarda le distanze di sicurezza dai centri abitati;
  • non è possibile, stante le normative vigenti, che il procedimento amministrativo la cui origine risale al 1/8/2013 non sia ancora concluso. L’abnorme durata dello stesso costituisce grave danno economico per i cittadini coinvolti loro malgrado dall’ampliamento della discarica.

Per il Per il Comitato difesa diritti civici, legalità e beni comuni

Il Presidente Marco Gambini-Rossano

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