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Maiolati Spontini

MAIOLATI S. Negozio generi alimentari, le proposte del M5S

I pentastellati chiedono la partecipazione dei Comuni limitrofi e la creazione di un Esercizio commerciale polifunzionale

MAIOLATI SPONTINI, 1 settembre 2021 – In prossimità della scadenza (oggi) per la presentazione delle manifestazioni di interesse relativamente al bando proposto dalla Giunta comunale volto alla riapertura del negozio di generi alimentari a Maiolati Spontini, il Movimento 5 Stelle ha elaborato la propria proposta.

«In tre km di percorso stradale, ci sono tre Castelli della Vallesina: Maiolati Spontini, Monte Roberto e Castelbellino, tutti interessati da una profonda crisi demografica da anni in atto, con conseguente dismissione dei servizi, pubblici e privati. I centri storici di questi Comuni capoluogo collinari sono, addirittura, privi di esercizi pubblici essenzialiin primis i negozi di generi alimentari, e di altre attività commerciali necessarie alle piccole comunità. La ricerca di soluzioni per evitare la “morte” di questi borghi è molto difficile, ma il tentativo unitario delle tre Amministrazioni potrebbe portare a dei risultati positivi. Il nostro progetto è tutto sommato semplice, nella sua complessità, e di concreta realizzazione, ma fondamentale è la volontà e l’impegno di chi amministra nel credere in una possibilità/opportunità».

«Il Comune di Maiolati Spontini dispone nel capoluogo di ampi locali di sua proprietà, nella ex scuola elementare. Il piano rialzato della struttura potrebbe essere adibito ad esercizio commerciale Polifunzionale, disponendo inoltre di ulteriori spazi per diverse esigenze, che potrebbero venirsi a creare.  Si tratterebbe di un unico esercizio, con unica gestione per bar, alimentari ed altre tipologie commerciali che si potrebbero attivare (tabacchi, giornali, mercerie, profumi, bigiotteria, ecc., praticamente tutto). Questa possibilità è prevista da leggi regionali, unitamente ad una serie di agevolazioni per ridare vita ai centri storici dei piccoli borghi, a partire dal comodato gratuito dei locali, all’esenzione di tributi e tasse di pertinenza comunale».

«L‘Esercizio commerciale polifunzionale rappresenterebbe un vero e concreto presupposto, affinché un’attività commerciale trovi il giusto equilibrio economico in una situazione difficile come la nostra, così da potersi prospettare una continuità nel servizio reso alle comunità, accompagnata dalla potenziale capacità di crescita per l’imprenditore esercente. Infatti, le entrate derivanti dalla sola vendita di generi alimentari, riferite all’utenza locale, pur essendo le principali, non sarebbero sufficienti a dare certezza e continuità di esercizio, ma se ad esse fossero affiancate le entrate provenienti dalla gestione del bar e di quant’altro, come sopra indicato, potrebbero creare la stabilità economica di partenza per l’esercente, la possibilità di posti di lavoro, migliori e più completi servizi ai cittadini».

«Le tre Amministrazioni potrebbero cercare un accordo al fine di coinvolgere le relative popolazioni su questa nuova realtà commerciale a servizio di tutti, e predisporre un servizio navetta, necessario per gli anziani, che due/tre volte a settimana accompagni i residenti dei borghi di Castelbellino e Monte Roberto, a Maiolati per la “spesa” e per altre merci disponibili nell’Esercizio Polifunzionale. Il servizio navetta può risultare utile anche per il servizio di farmacia presente a Maiolati. Per i cittadini delle tre comunità, questo Esercizio commerciale polifunzionale fungerebbe anche da luogo di incontro e momento di aggregazione, salvaguardia di aspetti fondamentali della vita sociale, in piccole realtà come le nostre».

«Altro aspetto molto importante del progetto, riguarda il coinvolgimento delle aziende agricole ricadenti nei tre territori comunali, per garantire una fornitura di generi alimentari provenienti il più possibile dalla nostra terra (frutta, verdura, pane, miele, confetture, formaggi, affettati, carni., ecc.) per dare una certa impronta all’iniziativa, che vada verso lo sviluppo ed il mantenimento dell’economia locale di piccoli e medi imprenditori, piuttosto che verso i marchi della grande distribuzione. Poi, ovviamente, sarà l’esercente a sviluppare e incentivare nei modi e tempi opportuni questo aspetto” genuinità”, “qualità”, “tipicità”, “km 0” dei prodotti al giusto prezzo».

«Riguardo all’avviso pubblico predisposto dall’amministrazione comunale per manifestazione di interesse finalizzato al “comodato d’uso gratuito di attrezzature per l’apertura di un esercizio commerciale per la vendita di prodotti alimentari nel capoluogo di Maiolati Spontini”, approvato con atto di Giunta Comunale n. 102 del 29.07.2021 (delibera peraltro non ancora pubblicata nel sito del Comune), nutriamo forti dubbi sulla correttezza e legittimità dell’atto, in base al quale l’amministrazione comunale acquisterebbe oltre 20mila euro di attrezzature(banco frigo, congelatore, scaffalature, affettatrice, registratore, ecc.), da allestire all’interno di un locale di proprietà privata (il bando non accenna all’utilizzo di spazi di proprietà pubblica), dove a gestire l’esercizio sarà a suo volta un altro privato. Un percorso poco chiaro, senza alcuna garanzia a tutela del denaro pubblico una volta speso. Cosa accade se l’imprenditore che avvia l’esercizio cessa l’attività, magari dopo poco tempo dall’apertura? L’amministrazione comunale che se ne farà delle attrezzature eventualmente acquistate?».

«Al di là dei problemi pratici, occorre considerare che tra i fini istituzionali di una amministrazione comunale non c’è l’attività commerciale, per cui appare del tutto inopportuno e assoggettabile al parere della Corte dei Conti l’acquisto di dette attrezzature con denaro pubblico e dall’operazione potrebbe configurarsi concretamente un danno erariale nei confronti dell’ente. Il bando, inoltre, prevede un contributo triennale a favore dell’esercente sulla spesa per l’affitto dei locali di un privato. Riteniamo che il Comune non possa contribuire al pagamento di un affitto a fronte di un contratto stipulato tra due privati ed inoltre anche in questa circostanza potrebbe configurarsi un danno erariale, dal momento che l’ente intenderebbe contribuire alla spesa di affitto di locali privati, pur avendone di pubblici, dati in comodato a circoli».

«Ad ogni modo, indipendentemente dalle questioni tecniche, riteniamo in ogni caso che l’amministrazione comunale debba rendere più trasparente il tipo di progetto che ha in mente per il futuro del capoluogo, dato che con queste condizioni nel giro di un anno o due si ripresenteranno le stesse problematiche che finora hanno impedito la formazione di un’attività commerciale stabile».

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