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Cronaca

Jesi Cnh ed ex Caterpillar, «crisi continentale per la prima, con Imr siamo agli sgoccioli»

Il Sindaco fa il punto della situazione interpellato dalla consigliera Maria Luisa Quaglieri in Consiglio comunale, per l’azienda che produce macchine agricole taglio del 5% del personale, ma non dovrebbe riguardare Jesi

Jesi – «L’ultima riunione della Consulta per le attività produttive si è incentrata su Amazon, vorremmo avere aggiornamenti anche sul fronte delle due aziende insediate da tempo nel territorio jesino, Cnh ed ex Caterpillar, entrambe con un bacino di circa 900 lavoratori, che significa altrettante famiglie dal futuro precario», queste le parole della consigliera Maria Luisa Quaglieri del gruppo d’opposizione JesiAmo, rivolte al Sindaco nel corso del Consiglio comunale di martedì scorso per avere un chiarimento sulla situazione di stallo nella quale vertono le due aziende.

Cnh Industrial a Jesi

Proprio pochi giorni fa anche la Cgil Marche, sulla base dei dati della Camera di commercio rielaborati dall’Ires Cgil, aveva espresso la sua preoccupazione per il settore metalmeccanico nella provincia di Ancona, evidenziando le difficoltà delle due aziende, Cnh «in cui è stato comunicato un consistente utilizzo della cassa integrazione – aveva spiegato Sara Galassi, segretaria generale Fiom Cgil Marche – con prospettive incerte per il 2024» e la situazione dell’ex Caterpillar «dopo la firma dell’accordo e l’acquisizione dell’azienda da parte di Imr, il processo di reindustrializzazione non è partito e questo significa, oltre al fatto che più di 100 famiglie da due anni vivono con 1.000 euro al mese, che ci sono molte incertezze per il futuro».

Il Sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha spiegato in Consiglio comunale lo stato delle interlocuzioni in corso con le due aziende e con i sindacati, riguardo alla situazione di stallo.

«Per Cnh la crisi dell’azienda è continentale e non riguarda propriamente Jesi anche se ha ripercussioni inevitabili sul nostro territorio – ha spiegato il primo cittadino -. Una crisi dovuta al calo delle vendite dei trattori, legato alla guerra in Ucraina, all’aumento del costo del denaro e la situazione critica in Emilia Romagna a seguito delle alluvioni che hanno danneggiato le coltivazioni di frutta e uva, proprio dove venivano venduti e utilizzati i macchinari agricoli per la raccolta».

«Attualmente c’è un piano industriale che prevede una diminuzione del 5% del personale, che riguarda però la parte impiegatizia e non dovrebbe interessare Jesi. Però, di fatto, si assiste a un rallentamento della produzione e anche i dipendenti di Jesi sono in cassa integrazione ordinaria».

Lo stabile dell’ex Caterpillar

«Quanto allex Caterpillar, dopo l’insediamento di Imr che l’ha rilevata e si era impegnata ad attuare il nuovo piano industriale entro due anni dall’accordo, i due anni stanno trascorrendo ma assistiamo all’inerzia di Imr. Ci sono interlocuzioni in corso e i vertici ci hanno assicurato che è loro intenzione procedere con il piano industriale, abbiamo portato avanti anche l’interlocuzione con la Regione Marche e con la parte sindacale».

«Ma siamo alla fine, se non si procederà a una concretizzazione, i lavoratori agiranno di conseguenza sul fronte sindacale. Da parte di questa Amministrazione c’è il massimo sostegno ai lavoratori e non ci sposteremo di un passo rispetto a quanto stabilito nell’accordo che è stato sottoscritto».

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