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JESI Cooss Marche, il presidente Duranti: «Nuove soluzioni»

Si prospetta un’altra consultazione dove verrano valutate strategie migliorative da mettere al voto

JESI, 10 luglio 2020 – «Valuteremo a breve, attraverso una nuova consultazione assembleare, nuove soluzioni migliorative da sottoporre al voto dei soci»: così il presidente della Cooss Marche, uno dei più grandi datori di lavoro privati della regione, con circa 3 mila soci-lavoratori.

Duranti Amedeo Coss Marche

Amedeo Duranti

«La Cooperativa Cooss Marche  – continua Duranti – in relazione al risultato delle votazioni conseguito in occasione dell’Assemblea dei Soci tenutasi in data 30 giugno, consapevole degli effetti economici della proposta di contenimento dei costi d’esercizio, approvata a maggioranza, ma soprattutto del fatto che in tale consesso molti soci hanno espresso parere contrario rispetto alla proposta degli amministratori e con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl delle cooperative sociali, la Cooperativa medesima si è attivata senza indugio per ridurre, se non evitare, gli effetti negativi conseguenti lo stato di crisi, ricorrendo a tutti i canali istituzionali conosciuti, al fine di dar seguito alle numerose proposte alternative pervenute dall’azionariato e da molti altri interlocutori locali, di vagliare possibili soluzioni alternative».

«Sono in corso trattative con Enti locali, istituzioni regionali e sindacati: la cooperativa intende valutare a breve, attraverso una nuova consultazione assembleare, sottoponendo al voto dei soci nuove soluzioni migliorative in grado di attenuare l’impatto economico del provvedimento assunto dall’organo deliberante della cooperativa su proposta degli amministratori» conclude il presidente Duranti.

La Cooss Marche ha riscontrato la perdita di otto milioni di euro sul fatturato a giugno e prevede di arrivare a 12 milioni a settembre. Con l’assemblea del 30 giugno aveva sottoposto ai soci-lavoratori soluzioni che prevedevano la decurtazione di ferie, permessi, stipendi e tredicesima per far fronte alla crisi.

Il voto, passato a maggioranza dei soci, aveva fatto molto discutere ed è finito sotto la lente di ingrandimento dei legali dei lavoratori alle prese con gli aspetti formali, legali e della privacy, legati proprio alle operazioni di voto. Con il sindacato Usb diversi lavoratori erano scesi in piazza a protestare davanti la sede della Cooperativa in via Saffi ad Ancona per chiedere «dignità per il lavoro educativo».

(e.d.)

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