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Cronaca

JESI FAB LAB È REALTÀ, IL “BATTESIMO” DEL CENTRO DI PROGETTAZIONE PER LA STAMPA IN 3D

A fare gli onori di casa Massimo Maccaferri, dell’omonimo Gruppo, presidente di Eridania Sadam e di JCube, affiancato dal sindaco di Jesi, Massimo Bacci

A fare gli onori di casa Massimo Maccaferri, dell’omonimo Gruppo, presidente di Eridania Sadam e di JCube, affiancato dal sindaco di Jesi, Massimo Bacci

A portare il saluto e il sostegno della Confindustria di Ancona, il vice presidente Marco Gialletti

A portare il saluto e il sostegno della Confindustria di Ancona, il vice presidente Marco Gialletti

Anche per William Graziosi, amministratore delegato della “Fondazione Pergolesi Spontini” è un momento importante perché «sin dal ‘700 l’uso della tecnologia era di casa in teatro. Ben venga questa opportunità per Jesi»

Anche per William Graziosi, amministratore delegato della “Fondazione Pergolesi Spontini” è un momento importante perché «sin dal ‘700 l’uso della tecnologia era di casa in teatro. Ben venga questa opportunità per Jesi»

Il centro, infatti, è pensato come «nuovo luogo dell’apprendere e del fare», capace di aggregare community, non solo locali ma anche internazionali

Il centro è pensato come «nuovo luogo dell’apprendere e del fare», capace di aggregare community

Un momento della conferenza stampa

Un momento della conferenza stampa

JESI, 24 novembre 2015 –  Il Fab Lab è diventato realtà. Ospitato negli spazi della Fab Space di JCube, nell’area dell’ex zuccherificio Sadam, in via della Barchetta, il Fabrication laboratory si colloca come nuovo centro di progettazione, ricerca e formazione per la stampa in 3D, l’utilizzo di scanner industriali 3D e di laser cut ad alta precisione.

A fare gli onori di casa Massimo Maccaferri, dell’omonimo Gruppo, presidente di Eridania Sadam e di JCube, affiancato dal sindaco di Jesi, Massimo Bacci che, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, sono soggetti finanziatori del progetto. Assente, però, il segretario della Fondazione, Mauro Tarantino, a causa degli sviluppi legati al salvataggio di Banca Marche.

Introdotto da Giuseppe Iacobelli, direttore generale di JCube, Maccaferri ha sottolineato come «dopo il passo fondante questo è un altro passo decisivo nello sviluppo del nostro progetto, perché si tratta di uno dei primi laboratori strutturati per dare un servizio allargato, a disposizione del territorio, che si avvale di tutte le più aggiornate strumentazioni».

Il centro, infatti, è pensato come «nuovo luogo dell’apprendere e del fare», capace di aggregare community, non solo locali ma anche internazionali, che possano condividere conoscenze sulla manifattura 3D, andando anche ad alimentare una palestra di alfabetizzazione e sperimentazione destinata ad artigiani, imprenditori, designer, inventori, creativi, arredatori ma anche trasversale a tante attività come il teatro, i musei, la cultura in genere. E la novità sta proprio nel fatto che ognuno nel Fab Space potrà vedere realizzate le proprie idee, dare vita anche ai suoi sogni, utilizzando la tecnologia della quale dispongono i laboratori. Le varie macchine, controllate dai computer, permettono la realizzazione con tecniche di additive manufacturing. Questo è un procedimento che consente di realizzare oggetti solidi di qualsiasi forma, a partire da un modello digitale, mediante un processo di aggregazione di materiali, come le polveri metalliche, fuse insieme uno strato dopo l’altro da un fascio di luce laser o di elettroni. I vantaggi: velocità, costi, libertà di progettazione e comodità.

jucube2_jesiIn questo momento il Fab Space offre servizi di prototipazione rapida (modelli sperimentali o dimostrativi) ma presto si passerà alla produzione di più esemplari (plastica e metallo), per arrivare alla biofabbricazione (bioprinting tessutale).

«Abbiamo avuto positivi riscontri – ha detto ancora Maccaferri – dal mondo dell’artigianato perché offriamo strumenti nuovi per nuove applicazioni. Il nostro intento è anche quello di creare un luogo per fare formazione e didattica, applicare e provare le nuove tecnologie collaborando con la scuola».

«Una grande opportunità – ha rilevato il Sindaco – e una grande fortuna per il nostro territorio collaborare con il Gruppo Maccaferri. Si apre una nuova prospettiva di ampio respiro per la manifattura con lo sviluppo di queste tecnologie. Noi ci abbiamo creduto sin dall’inizio e siamo pronti a nuovi sforzi nell’interesse di tutti».

Per l’assessore alla cultura, Luca Butini, «si chiude un ciclo, visto che avevamo già investito in una stampante 3D. Il manufatto è legato all’artistico e dobbiamo cogliere gli stimoli incredibili che ci vengono dati».

Anche per William Graziosi, amministratore delegato della “Fondazione Pergolesi Spontini” è un momento importante perché «sin dal ‘700 l’uso della tecnologia era di casa in teatro. Ben venga questa opportunità per Jesi».

A portare il saluto e il sostegno della Confindustria di Ancona, il vice presidente Marco Gialletti,  presenti anche Cna, Confartigianato e rappresentanti e studenti del liceo artistico “Mannucci” e dell’istituto tecnico “Cuppari”.

Poi la visita ai laboratori, guidati da tre tecnici, i quali hanno illustrato le diverse fasi e attività svolte, dall’accoglienza, all’acquisizione e alla condivisione delle competenze per passare, in seguito, alla parte operativa.

Anticipato l’evento, del 2 e 3 dicembre prossimi, nella sede di JCube, dedicato alla manifattura digitale – l’additive manufacturing – con approfondimenti, dimostrazioni e incontri sul tema della stampa 3D.

([email protected])

(foto CriCo)

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