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Cronaca

JESI ROTARY CLUB, UN GIOIELLO DELLA TECNOLOGIA DIAGNOSTICA PER LA CARDIOCHIRURGIA INFANTILE

Il reparto di cardiochirurgia infantile dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona si arricchisce da oggi di un gioiello della tecnologia diagnostica, la sonda ecocardiografica 3D

Il reparto di cardiochirurgia infantile dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona si arricchisce da oggi di un gioiello della tecnologia diagnostica, la sonda ecocardiografica 3D

JESI, 11 novembre 2015 – Il reparto di cardiochirurgia infantile dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona si arricchisce da oggi di un gioiello della tecnologia diagnostica, la sonda ecocardiografica 3D, acquistata dalla Asur Marche. La nuova apparecchiatura costituisce un indispensabile supporto per contrastare il fenomeno drammatico delle morti bianche nello sport. Come non ricordare, infatti, Benedetta Moroni, della Stamura Basket Ancona, deceduta il 14 febbraio 2014 a 12 anni, sul campo, per un’anomalia congenita alle coronarie. Oppure Elio Longarini, anche lui di 12 anni, giocatore della Amatori Rugby Macerata, deceduto un anno dopo, il 15 febbraio scorso, durante una partita.

Tutto questo è stato possibile grazie alla raccolta fondi promossa dall’Associazione “Un battito d’ali”, onlus di Jesi, e dalle Patronesse del “Salesi”, attraverso le loro iniziative, con la collaborazione del Rotary club Jesi e del Distretto 2090, ai quali vanno aggiunti anche contributi offerti da privati. Tra questi, una famiglia anconetana – che ha donato 10 mila euro – passata attraverso la tragica esperienza della morte di un figlio.

La campagna di solidarietà, che ha fruttato i 35 mila euro necessari per l’acquisto – in rappresentanza dell’Asur all’inaugurazione c’era il responsabile amministrativo, Fabio Benni – ha visto in prima fila anche il dottor Marco Pozzi, primario del reparto di Cardiochirurgia infantile, il quale non si è risparmiato nel dare il suo fattivo apporto alla causa, devolvendo le varie donazioni pervenute in occasione della sua mostra fotografica itinerante “Lo sguardo sull’anima – nella terra degli uomini”, pregevoli scatti di  mondi lontani, come L’India, l’Estremo Oriente e il Sud America.

«Ringrazio tutti quanti hanno condiviso questo progetto – ha detto Loretta Mozzoni, presidente di “Un battito d’ali”, onlus nata con l’obiettivo precipuo di aiutare i bambini cardiopatici – perché l’ecosonda 3D è uno strumento sofisticato che servirà a migliorare l’accuratezza diagnostica attraverso ecografie tridimensionali del cuore, permettendo così ai medici di individuare eventuali anomalie congenite o altre patologie in modo non invasivo, consentendo loro di intervenire tempestivamente».

Per Milena Fiore, presidente delle “Patronesse del Salesi”, «questa importante donazione rappresenta un traguardo che abbiamo raggiunto grazie alla sensibilità di tante persone, in particolare di una famiglia che in seguito alla tragedia vissuta ha voluto dare un grande segnale di speranza».

Tutto questo è stato possibile grazie alla raccolta fondi promossa dall’Associazione “Un battito d’ali”, onlus di Jesi, e dalle Patronesse del “Salesi” , attraverso le loro iniziative, con la collaborazione del Rotary club Jesi e del Distretto 2090, ai quali vanno aggiunti anche contributi offerti da privati

La raccolta fondi promossa dall’Associazione “Un battito d’ali”, onlus di Jesi, e dalle Patronesse del “Salesi”, con la collaborazione del Rotary club Jesi e del Distretto 2090

Il vice presidente del Rotary Club Jesi, Stefano Santini, portando i saluti del presidente, Andrea Brunella, ha voluto testimoniare «la vicinanza e la condivisione del club ai progetti per aiutare i bambini malati, dotando questo splendido reparto, orgoglio della sanità regionale, di strumenti diagnostici che siano al servizio di tutti, in grado di facilitare il delicato lavoro di questi medici ai quali va, in ogni caso, la nostra riconoscenza per la professionalità mai disgiunta ad una grande umanità».

Spiega il primario, dottor Aldo Pozzi: «Da diversi anni il nostro reparto si interessa di un’anomalia cardiaca che va annoverata come seconda causa di morte improvvisa dopo un esercizio fisico intenso. L’acquisto dell’ecosonda 3D costituisce il primo passo di un progetto pilota in collaborazione con la scuola di specializzazione in medicina dello sport dell’Università Cattolica di Roma. Si tratta di una campagna di prevenzione volta ad una diagnosi precoce di questa anomalia prima che si manifesti clinicamente, riducendo queste morti improvvise tra gli atleti. Proseguiremo anche con l’istituzione di una borsa di studio per un medico dello sport».

Il reparto di Cardiochirurgia infantile di Torrette, – con 260 interventi all’anno, che si punta ad incrementare sino a 350/400 – serve un bacino di utenza prevalentemente marchigiano ma i pazienti arrivano anche da Umbria, Abruzzo, Molise e Puglia. Il tasso di mortalità si attesta sullo 0,3% mentre quello europeo è del 3,7%.

È possibile sostenere ancora questo progetto e la costituzione di una borsa di studio attraverso una donazione all’associazione “Un battito d’ali”, oppure richiedendo il volume fotografico “Lo sguardo sull’anima – nella terra degli uomini”, tramite la pagina Facebook Unbattitodiali onlus o al numero 339 5948216.

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