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JESI Spostamento fontana leoni: la città si confronta sulle volontà di Morosetti

Pochi i cittadini d’accordo con i vincoli del suo lascito milionario: non lo è l’architetto Augusta Vecchi, favorevole invece l’ex sindaco Vittorio Massaccesi

JESI, 14 agosto 2020 – Il contenuto del testamento di Cassio Morosetti, recentemente scomparso, continua a sollevare perplessità e polemiche.

Il vincolo che lega i due milioni donati dal fumettista di origini jesine al Comune vorrebbe obelisco e fontana dei leoni in piazza della Repubblica.

Piazza della Repubblica con l’obelisco al centro

«Mi sembra una richiesta un po’ eccessiva – ha commentato l’architetto Augusta Vecchi -. La mia è una valutazione a caldo, senza riflessioni profonde e dati precisi alla mano. Nonostante si tratti di una persona che aveva un’affezione nei confronti della nostra città, la clausola mi sembra vessatoria. I soldi non sono fatti per essere buttati. Trovo che avere continuamente lavori in corso sia una forzatura, quasi un capriccio. Abbiamo appena finito di sistemare la piazzetta Pergolesi e dobbiamo affrontare il restyling di Corso Matteotti: Jesi sembra un treno a vapore che continua a spostare cose. La storia e l’architettura cambiano, non è obbligatorio che tutto resti come un tempo: non è detto che portando sempre indietro il calendario della storia si sia nel giusto».

Augusta Vecchi

Anche i comuni cittadini sono tendenzialmente scettici. C’è chi sottolinea l’importanza di sostenere piuttosto strutture del territorio che ne avrebbero bisogno, come i musei cittadini, potenziando magari la sezione di arte contemporanea, strutture per anziani o asili più funzionali. Benefici di maggior impatto, insomma, e meno legati a una singola personalità.

È legittimo, commentano alcuni, finanziare un proprio desiderio postumo, ma soltanto se in sintonia con la comunità. Troppi, comunque, i lavori che stanno interessando la città negli ultimi tempi. Jesi sembra non trovare pace.

Vittorio Massaccesi, ex Sindaco di Jesi, non la pensa allo stesso modo, forte anche dei contatti che ha tenuto con il fumettista fino agli ultimi tempi.

Era stato promotore del Comitato che, invece, non voleva la spostamento del monumento a Pergolesi a suo tempo.

«Il sindaco Massimo Bacci ha recentemente sciolto un nodo importante esplicitando i vincoli del testamento – ha detto -. L’alternativa allo spostamento del monumento in piazza della Repubblica sarebbe dividere il lascito in tre parti, destinandolo a opere di carità: questo offre maggior libertà di orientamento, perché il denaro andrebbe comunque a buon fine. Vedo quindi di buon occhio l’accettazione delle volontà di Morosetti, si effettuerebbe una ricostruzione storica del centro, rovinato da un errore dell’allora Sindaco Carotti che voleva realizzarvi una stazione delle corriere. Accetto il desiderio di Morosetti dal punto di vista ideale e urbanistico, ma mi rendo conto che sul fronte pratico è impossibile, perché abbiamo meno di un anno per spostare il tutto e dobbiamo affrontare autorizzazioni e messa a punto dei progetti. La volontà del fumettista avrebbe di positivo non solo il rispetto della struttura storica ottocentesca, ma anche il fatto che liberando piazza Federico II potremmo porvi al centro la statua dell’Imperatore».

Vittorio Massaccesi

Già Rifondazione Comunista aveva storto il naso di fronte alla presunzione di poter disporre della cosa pubblica soltanto grazie al denaro.

Sono pochi quelli che ricordano l’antica ubicazione della fontana e dell’obelisco in piazza della Repubblica. Un lascito bizzarro, sottolineano i più, che preferirebbero vedere i due milioni utilizzati per manutenzioni più urgenti o direttamente in beneficenza.

Elisa Ortolani

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