Attualità
Fabriano Giornata mondiale della gioventù, l’esperienza di una vita
Un viaggio di dieci giorni che ha richiesto una discreta dose di adattamento, ma che ha raccolto i giovani di Fabriano con un obiettivo comune
12 Agosto 2023
Fabriano – Rientrati martedì scorso, 8 agosto, i gruppi della diocesi di Fabriano – Matelica che hanno partecipato alla GMG 2023 ospitata a Lisbona dal 1 al 6 agosto.
Un viaggio di dieci giorni nel quale sono state percorse diverse tappe: 4 giorni a Lourdes nel Villaggio dei Giovani, poi l’incontro con il Papa il 5 – 6 agosto a Lisbona, e infine due soste in Spagna e in Francia durante il ritorno.
«I mesi di preparazione a questa partenza hanno visto coinvolti tutti i ragazzi, anche se purtroppo ci siamo dovuti appoggiare ad associazioni già esistenti come Scout e Azione cattolica perchè il recruiting nelle scuole non è stato efficace, nonostante l’impegno degli insegnanti di religione – ha raccontantato Andra Coser, Capo Scout del gruppo Fabriano 1 – una volta costituito il gruppo di pellegrinaggio abbiamo fatto degli incontri con delle testimonianze sulla GMG, una viaggio a Loreto per incontrare i Foulard Bianchi, comunità di volontariato scout nata a Lourdes, e infine un convegno a San Bendetto».
«Purtroppo il terzo settore sta stroncando molte delle associazioni in cui sono coinvolti i giovani – prosegue – che per fondarsi devono avere molta più burocrazia, e quindi la partecipazione associativa dei ragazzi non è in aumento ma nemmeno in diminuzione».
«Questa è stata la prima GMG per tutti i giovani che hanno partecipato, motivo per il quale si sono volute raccogliere le testimonianze di chi invece aveva già vissuto l’esperienza – continua Coser – ciò che ha entusiasmato tutti è stata la permanenza a Lourdes, un’esperienza che spero abbia lasciato il piacere di fare volontariato».
Un’esperienza che ha richiesto una discreta dose di adattamento, tra le notti passate in autobus o col sacco a pelo, e la rinuncia alle abitudini quotidiane, ma che ha portato alla scoperta di una città occupata dai giovani, tutti con un obiettivo comune.
«Ciò che ha reso importante questo viaggio è che i ragazzi si siano uniti in un pellegrinaggio dove non sono state solo le mete a dare un significato profondo ma le difficoltà e bellezze disseminate lungo il cammino – conclude – così come i ragazzi stessi che si sono scoperti e conosciuti meglio».
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