il parere dell’esperto
BENESSERE ALIMENTAZIONE E GASTRITE: UN PICCOLO SACRIFICIO PER UN GRANDE BENEFICIO
24 Marzo 2018
Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.
Chiara Picardi, Biologa e Nutrizionista
ALIMENTAZIONE E GASTRITE: UN PICCOLO SACRIFICIO PER UN GRANDE BENEFICIO
Sono tantissime le persone che soffrono di bruciori di stomaco o reflusso gastro esofageo in maniera ricorrente, situazione che può essere scatenata o peggiorata da scorrette abitudini alimentari.
Per la cura, nella maggior parte dei casi, è necessario un trattamento farmacologico, ciò non toglie che un adeguato stile di vita e un’alimentazione corretta contribuiscano al miglioramento dei sintomi e alla guarigione.
Come principio generale vanno limitati gli alimenti che possono stimolare la secrezione acida dello stomaco o peggiorare l’infiammazione. Sono da evitare cibi ricchi di grassi saturi (salumi e insaccati, formaggi fermentati e grassi, latte intero, strutto, lardo, panna da cucina, burro, carni rosse grasse e dolci elaborati), prodotti lievitati, cotture troppo speziate, elaborate, a temperature elevate o troppo prolungate (es: fritti, soffritti, bolliti e stracotti).
Pesce grasso come salmone e anguilla, salato e inscatolato può portare anch’esso a disturbi digestivi.
Le indicazioni più conosciute sono quelle di evitare alcolici e superalcolici, sostanze eccitanti come il caffè, il the, sciroppo e caramelle alla menta, le bevande ghiacciate, colorate e troppo gasate, gelati e granite, il succo di pomodoro, l’aceto di vino, succhi di frutta, salse già pronte e spremute d’agrumi e infine ahimè il cioccolato che è un vero nemico dello stomaco.
Molto importante è evitare di mangiare pane poco cotto e di tostarlo sempre preferendo un buon prodotto a lievitazione naturale.
Molte persone, in seguito ai forti dolori di stomaco e mancanza di appetito, si preparano delle minestrine pensando che siano di facile digestione, in realtà come qualsiasi cibo di consistenza liquida la sera, brodi di carne o vegetali, minestroni a pezzi e formaggi aumentano l’acidità e il reflusso.
Ovviamente anche gli alimenti piccanti quali: spezie (paprika, noce moscata e zafferano), peperoncino aggravano la sintomatologia così come alcuni tipi di verdura e frutta come: agrumi, kiwi, pomodoro, frutta poco matura, legumi non passati, funghi e peperoni.
Si può consumare senza fastidi ad esempio: zucchine, zucca, carote, piselli, broccoli (non sempre indicati per chi soffre di gonfiore) finocchi crudi e cotti, insalata dalla foglia tenera, rape, bietole, asparagi, patate, mela, pera, banana.
Come comportarsi a tavola.
Mangiare e masticare lentamente e non sdraiarsi subito dopo i pasti. Evitare pasti troppo abbondanti. Mangiare a orari regolari, concentrare i pasti proteici la sera poiché più digeribili. Frazionare l’assunzione dei cibi in almeno 5 pasti al giorno (prima colazione nutriente – spuntino del mattino – pranzo – spuntino del pomeriggio – cena leggera). Non si possono saltare i pasti principali, perché i digiuni prolungati aumentano l’acidità dello stomaco e non sono utili per perdere peso.
Dott.ssa Chiara Picardi
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