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il parere dell’esperto

MEDICINA OMEOPATIA: TRA MITO E REALTÀ

La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di comune interesse

 

 

Dott.ssa Paola Milli, Farmacista

 

Omeopatia: tra mito e realtà

 

L’omeopatia fonda le sue radici direttamente nel pensiero di Ipprocrate, padre della medicina, che per combattere le malattie individuò, più di duemila anni fa, due possibili tipi di intervento: Contraria contraribus curentur  principio dei contrari. Similia similibus curentur principio dei simili. La medicina moderna si è sviluppata intorno al primo principio, affrontando qualsiasi patologia con qualcosa che sia “contro”, “anti”: antibiotici, antipiretici, antivirali.

Hahnemann, medico fondatore dell’omeopatia, basò i suoi studi sul secondo principio e su un altro molto importante in medicina, quello di Paracelso: sola dosis facit venenum ossia solo la dose determina l’effetto tossico o terapeutico di una sostanza. Partendo da questi due pilastri della medicina Hahnemann capì che ciò che ci intossica può anche guarirci se somministrato a dosaggi molto bassi (le così dette dosi infinitesimali).

Detto ciò la medicina omeopatica non fonda le sue radici in una qualche credenza popolare bensì ha una radice comune con la medicina ufficiale. Bisogna però fare molta chiarezza. I medici omeopati sono dei veri medici laureati in medicina e chirurgia e poi hanno conseguito una formazione in omeopatia. Usano l’omeopatia, in aggiunta all’approccio terapeutico convenzionale e in funzione di una diagnosi.

I rimedi omeopatici sono riconosciuti dalle autorità giuridiche e sanitarie come medicinali, e come avviene con qualsiasi farmaco la loro produzione e la loro immissione in commercio è subordinata a requisiti stringenti e a controlli di qualità. Tutto per garantire l’assoluta sicurezza del prodotto. L’omeopatia non può curare tutto. Patologie gravi, come le malattie tumorali o degenerative, non possono essere curate con i rimedi omeopatici, ma assolutamente con la medicina convenzionale. I rimedi possono affiancare le terapie farmacologiche per attenuare gli effetti secondari. Mentre possono essere impiegati in tutte quelle patologie, come ad esempio raffreddore, febbre, dolori, come primo intervento, anche per evitare l’abuso da farmaci. L’omeopatia non sostituisce i vaccini. I medicinali omeopatici sono particolarmente tollerati e privi di tossicità per cui possono essere somministrati veramente a tutti in qualsiasi condizione.

L’omeopatia non sostituisce la medicina convenzionale, l’affianca e la completa. Attenzione a non incorrere nei “ciarlatani” che promettono di curarci qualsiasi patologia, screditando questa pratica e, soprattutto, mettendo a rischio la salute dei pazienti.

Dott.ssa Paola Milli

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