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Cingoli

CINGOLI Covid-19, diario di una settimana drammatica

Era dal 1944 e dalla Liberazione che Cingoli non viveva giorni così difficili 

CINGOLI, 23 marzo 2020 – Nel libro “Cingoli 1944-2002”, scritto dagli stimati e compianti Dario Bacelli e Pacifico Topa, due grandi storici del ‘900 cingolano, in una delle prime pagine, si legge in un titoletto che la giunta, nei giorni dopo la Liberazione dal fascismo, aveva lasciato i “corpi dei civili morti esposti al sole presso l’Ospedale”. Quella è stata l’ultima pagina drammatica di Cingoli, prima di questa appena trascorsa.

Questa settimana, con il caso del focolaio della Casa di riposo, le relative polemiche, l’intervento dello Stato e le sette persone decedute a causa del contagio, si è scritta un’altra triste pagina di storia del Balcone delle Marche. Vogliamo provare a riviverla, analizzando i fatti e nel contempo cercando di dare anche un messaggio di speranza.

15 marzo – Dopo giorni di silenzio, parole e sospetti, il sindaco Michele Vittori e il suo vice Filippo Saltamartini denunciano la situazione nella casa di Riposo, con 37 ospiti contagiati. Il sindaco chiede alla Regione e allo Stato di intervenire, mediante l’invio di medici sanitari. L’Ansa è la prima testata nazionale a diffondere la notizia ai grandi media italiani.

16 marzo – In mattinata, il Comune emette l’ordinanza restrittiva sulla Casa di riposo e sugli acquisti nei locali pubblici. La notizia rimbalza su La Stampa. Nel pomeriggio ci sono le prime due vittime, l’89enne anziana la prima positiva nella struttura (deceduta a Camerino) e un 70enne. In serata, alle 20 Tg La7 racconta la vicenda, intervistando il sindaco Vittori, il direttore di Av3 Maccioni e l’infettivologa dott.ssa Gabrielli. Da qui in poi tutti i giorni si registreranno grandi file all’esterno dei supermercati.

17 marzoIl sindaco Vittori annuncia di diffidare la Regione a “L’aria che tira” su La7, chiedendo che la Casa di riposo di Cingoli diventi un ospedale dedicato alla cura dei contagiati. Contattato dalla Lega locale e regionale e da Saltamartini, Matteo Salvini scrive al premier Conte, pregandolo di intervenire. Le vittime del contagio salgono a 3, con la morte di una signora 69enne, la prima estranea alla Casa di Riposo.

18 marzoIn mattinata il Corriere della Sera si occupa del caso. Saltamartini a “Mi manda Rai3” continua il suo appello verso le istituzioni. Nel primo pomeriggio, è indetta una conferenza stampa dall’Area Vasta 3 a Macerata. Maccioni e Sciapichetti attaccano direttamente l’Amministrazione e Salvini, Saltamartini risponde per le rime (Leggi qui la diatriba). Intanto sale a 4 il bilancio dei deceduti, con la scomparsa della prima contagiata 58enne, estranea alla struttura. In serata Conte risponde a Salvini mandando a Cingoli due medici della Marina Militare che visitano gli ospiti della Casa di riposo guidati dal dott. Luigi Ippoliti, il quale eroicamente da giorni si sta occupando dei pazienti con il supporto del personale infermieristico dei reparti dell’ospedale e con i volontari della Croce Rossa all’esterno per il supporto logistico. Intanto la Procura di Macerata apre un’indagine, ancora senza indagati, per omicidio colposo plurimo e lesioni personali.

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19 marzo Ceriscioli, intervenuto sempre dalla Merlino a “L’aria che tira” su La7, nega le accuse dell’Amministrazione comunale, ribadendo che il focolaio della Casa di riposo è sotto controllo. Nel pomeriggio arriva un duro colpo per la popolazione: muore a 67 anni il dott. Foltrani, positivo, all’ospedale di Jesi. Nella Casa di riposo poco prima era deceduta una donna 89enne. Salgono cosi a 6 le persone decedute, la città è sotto shock.

20 marzoCingoli è deserta, nessuno esce di casa se non per le necessità urgenti. Comunque si attiva la macchina della solidarietà con tantissime iniziative da parte di associazioni e privati. In serata vengono montate le tende della Protezione Civile all’esterno della Casa di riposo. I cingolani ricordano con affetto il dottor Foltrani, stimato professionista e pungente cittadino, medico dell’ambulatorio di Viale della Carità. Il Comune apre un conto Iban per le donazioni al fine di fronteggiare l’emergenza. La Regione annuncia 45 positivi al Covid-19 a Cingoli.

21 marzo – Il vice-sindaco Saltamartini annuncia l’arrivo di una quarantina di mascherine per la casa di riposo, frutto delle donazioni di privati, mentre il Sindaco Vittori ordina quelle per la popolazione, in arrivo la prossima settimana. La Farmacia Gioacchini dona le mascherine al personale dell’ospedale e della Croce Rossa di Cingoli. I sindacati regionali degli operatori sanitari chiedono che sia fatto il tampone al personale degli ospedali e delle Case di riposo. L’azienda Fileni promette ai suoi lavoratori l’assicurazione per gli eventuali contagiati, ricordando i suoi due dipendenti scomparsi.

22 marzoIl conto dei deceduti sale a 7, con la scomparsa di un 72enne. Saltamartini ribadisce l’esigenza di trasformare la casa di riposo in un ospedale dedicato alla cura dei contagiati. La Marina Militare manda due infermieri alla struttura di supporto del  personale attivo.

Ci aspetta un’altra settimana probabilmente difficile per la nostra Cingoli, ma sicuramente adesso non è il momento di mollare.

È il momento di resistere uniti e vincere con il sorriso questo maledetto virus, restando a casa.

Giacomo Grasselli

(foto Francesco Cardarelli)

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