Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI ALLARME UNIVERSITÀ, BASSOTTI (CARISJ) REALISTA: “CANCELLATO IL CONTRIBUTO DI 300 MILA EURO”

Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Carisj

Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Carisj

La Fondazione Carisj erogava finora alla Fondazione Colocci un contributo annuo fisso di 311.000 euro

La Carisj erogava finora alla Fondazione Colocci un contributo annuo fisso di 311.000 euro

La Fondazione Carisj ha finanziato le 6 sale operatorie del nuovo ospedale “Carlo Urbani”, per un importo di circa 3 milioni di euro

Finanziate le 6 sale operatorie del nuovo ospedale “Carlo Urbani”, per un importo di circa 3 milioni di euro

JESI, 17 dicembre 20015 – «In tre anni la nostra Fondazione ha perso qualcosa come 120 milioni di euro, ci hanno strappato il portafoglio di mano…».

Lo avevamo già sentito, la scorsa settimana, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Alfio Bassotti. E la sua era stata una disamina fredda, tagliente, anche angosciata. Ma senza cifre. Ora, eccone alcune, tanto per rendere l’idea…

L’istituzione che presiede, collegata a Banca Marche  sta evaporando, come è già successo per l’istituto di credito al quale era collegata,  anche se per motivi opposti.

«Non siamo più in grado di erogare niente, cifre alla mano, e tutto il welfare che facevamo è crollato da quando è entrato in vigore il decreto “salva banche” – il 23 novembre scorso – del governo».

In 20 anni, o poco più, dal 1992  – data della sua istituzione – la Fondazione «ha messo in campo qualcosa come 25 milioni di euro di donazioni e, solo nell’ultima tranche, abbiamo distribuito 1,5 milioni, nell’ambito territoriale che fa capo, con preminente riferimento, alla Vallesina e Jesi, e alle valli Misa e Nevola con Senigallia».

Oltre a finanziare progetti propri, come la realizzazione e l’allestimento, ad esempio, delle 6 sale operatorie del nuovo ospedale “Carlo Urbani”, per un importo di circa 3 milioni di euro, manifestazioni culturali, pubblicazioni, la Fondazione è stata punto di riferimento essenziale con il Bando annuale finalizzato a richiedere contributi a favore di progetti e iniziative con qualificata valenza sociale e culturale e relativi benefici alla collettività.

L’ultimo, datato 2013, ha erogato circa 600 mila euro per 195 progetti, presentati da istituti scolastici, comuni, parrocchie, associazioni, volontariato, assistenza, arte, attività e beni culturali. Tutto finito.

È difficile andare avanti, tanto che la Fondazione si assesterà soltanto sul mantenimento di alcune, poche, iniziative culturali, per il momento – vedi la mostra su Osvaldo Licini in corso a palazzo Bisaccioni – e la preservazione delle stesse sale museali di piazza Colocci.

Tutto il resto depennato «compresa l’università – fondazione “Angelo Colocci” – alla quale erogavamo un contributo annuo fisso di 311.000 euro».

([email protected])

News