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Cronaca

JESI LA GUERRA VISTA DALL’INVIATO TONI CAPUOZZO: “RACCONTIAMO SEMPRE LA REALTÀ, SCOMODA E FASTIDIOSA”

Toni Capuozzo con il presidente dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche Dario Gattafoni

Toni Capuozzo con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Dario Gattafoni

JESI, 27 gennaio 2016 – «I terroristi vogliono sempre esibirci codardi e piagnucolosi, meschinamente attaccati alla vita». Ecco, questa è una delle frasi che distinguono Toni Capuozzo da tanti altri giornalisti che si occupano di guerre combattute sul campo o a forza di colpi politici o di stato.

Nell’evento proposto martedì 26 gennaio dall’Ordine dei giornalisti delle Marche, intitolato Giornalismo in zone di guerra, conflitti, flussi migratori e crisi umanitarie”, Toni Capuozzo ha ancora una volta dimostrato cosa significhi – in un giornalista  che deve riferire la realtà, pur se scomoda e fastidiosa, e che si trova faccia a faccia con la guerra, in ogni parte del mondo –  raccontare ciò che vede, soprattutto le storie umane e dei singoli personaggi, senza soffrire di crisi di parzialità.

Quasi quattro ore in cui una platea, quella dell’auditorium del Federico II, composta di soli giornalisti, ha vissuto, come in rapidi flashback, la quotidianità di un giornalista che ha visto uscire, recentemente, il suo ultimo libro, “Il segreto dei marò” che sta presentando in Italia, con grande successo.

A chi gli chiede chi siano i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, lui risponde che sono «due persone sul cui capo pende un’accusa ma che in tre anni e mezzo non sono ancora stati rinviati a giudizio: questi sono i marò. Due uomini a cui viene negato qualcosa che sarebbe scontato in qualsiasi Stato di diritto».

In prosecuzione di serata Capuozzo è stato ospite della conviviale organizzata dal Rotary Club Jesi.

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