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LETTERE & OPINIONI ARTICOLO 1 MDP CHIARAVALLE: CHIAREZZA SUI FONDI PER IL CHIOSTRO

CHIARAVALLE, 22 dicembre 2017 – In questi ultimi giorni del 2017 si cominciano a cogliere, oltre al clima natalizio, anche i primi segnali dell’inizio della campagna elettorale che ci accompagnerà per diversi mesi, dato che a Chiaravalle alle elezioni politiche del 4 marzo seguiranno le comunali, previste probabilmente a fine maggio.

L’oggetto più clamoroso della contesta sono stati i 5,4 milioni di euro concessi per la ricostruzione del complesso monastico dell’Abbazia Santa Maria in Castagnola.

Il termine clamoroso appare appropriato sia per l’entità considerevole della cifra ma anche perché quelle risorse non erano attese.

Evidentemente le condizioni della struttura sono tali da meritare l’attenzione della Commissaria Straordinaria per la ricostruzione post sisma e del suo staff tecnico.

In questi casi la procedura dovrebbe essere abbastanza semplice: si constata l’esistenza di un danno provocato da una delle tante scosse di terremoto avvenute nella nostra regione a partire da agosto 2016, il Comune (o qualsiasi altro soggetto che ritenga di aver subito danni) invia la documentazione all’apposito ufficio, il quale valuta le domande ricevute e stabilisce, sulla base di criteri ufficiali e resi pubblici a priori, come e dove distribuire i fondi stanziati. Si spera che in casi come questi gli automatismi che scattano siano di natura tecnica e oggettiva e che “non coinvolgano nessuna scelta politica da parte di chi ha materialmente messo a disposizione i soldi”.

Il locale Partito Democratico sembra sostenere, al contrario, che questi automatismi siano scattati e che Chiaravalle abbia goduto di un trattamento eccezionale grazie all’intervento di alcuni Parlamentari e Consiglieri regionali dello stesso partito. Ne sembra talmente sicuro da indirizzare al Sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini, parole particolarmente offensive, accusandolo di avere un’ossessione anti PD, di essere un caso patologico e altre belle espressioni, oltre che di non riconoscere quanto di bello e buono fatto da questi rappresentanti politici per la nostra città.

Venerdì scorso, in occasione della presentazione dei progetti per il recupero del chiostro e dell’orto del prete, il Sindaco ha precisato il modo con il quale questi fondi vengono erogati, sottolineando che in uno Stato di diritto le regole dovrebbero valere per tutti allo stesso modo e che le risorse destinate a quel progetto sono di tutti noi contribuenti e che non le mette materialmente a disposizione qualche partito politico o qualche suo rappresentante nelle istituzioni. Sono di tutti! E ha sentito la necessità di fare questi chiarimenti perché proprio alla vigilia dell’evento a Teatro il PD di Chiaravalle aveva pubblicato un suo comunicato in cui, in sostanza, si dava il merito di questo storico risultato per Chiaravalle ad alcuni assessori regionali o parlamentari del PD!

Se in città c’è davvero un’ossessione, sembrerebbe essere quella del PD verso il Sindaco.

Un sindaco che il Partito Democratico ha contribuito ad eleggere nel 2013 e che ora si accinge ufficialmente ad abbandonare, in occasione del voto sul bilancio di previsione 2018-2020, dopo aver cercato di ostacolargli la strada in tutti i modi.

Quei fondi sono importantissimi per riuscire a ristrutturare il complesso monastico dell’abbazia dopo tantissimi anni di abbandono e sono una ricchezza destinata a tutta la città e a tutti i chiaravallesi.

Il Coordinamento di Articolo 1 MDP Chiaravalle

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