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Chiaravalle

LETTERE&OPINIONI CHIARAVALLE, PRECISAZIONI DI MANIFATTURA ITALIANA TABACCO

CHIARAVALLE, 4 ottobre 2016 – In riferimento alle parziali e fuorvianti notizie apparse sulla stampa di oggi, l’amministrazione di Manifattura Italiana Tabacco Spa, nella persona del dr. Giovanni La Croce, precisa quanto segue: la crisi di MIT è diretta conseguenza delle improvvide gestioni di chi l’ha preceduto: a fronte di un fatturato annuo di poco più di 10,0 mln di Euro la stessa è oppressa da debiti – senza considerare quelli relativi al contenzioso fiscale in essere (che assommano ad oltre 105 mln di Euro) conseguenza delle ipotesi di contrabbando di cui la stampa ha dato ampia notizia – di circa 20,0 mln di Euro. Due volte il fatturato, dunque. Basti pensare che solo negli ultimi dodici mesi la precedente amministrazione ha accumulato debiti per ritenute fiscali, IVA e contributi non versati per circa 3,0 mln di Euro, peggiorando la qualità del debito stesso, ora prevalentemente di natura privilegiata. Contrariamente a quanto apparso sulla stampa, la gestione dell’esercizio 2015 ha chiuso in sostanziale pareggio, senza generare cassa utile a soddisfare l’ingente debito precedentemente accumulato e quasi integralmente scaduto; e così quella del primo semestre 2016. Solo a partire dal mese di luglio, grazie a un aumento generalizzato dei prezzi, conseguenza della modifica del sistema delle accise, la Società ha ripreso a generare margini operativi positivi e cassa, ma non in misura sufficiente per poter adempiere alle proprie rilevanti obbligazioni scadute. Tale situazione è stata descritta al sindacato, nella sua crudezza, dalla nuova amministrazione sin dal giorno del suo insediamento, come, sin dal giorno del suo insediamento, la stessa aveva segnalato che non vi sarebbero stati pericoli di cessazione dell’attività in quanto il piano a cui si stava lavorando era un piano di concordato in continuità ai sensi dell’art. 186bis l.fall. o, in alternativa, a un piano di cessione a un nuovo imprenditore previo contratto di affitto di ramo d’azienda. Pur comprendendo le preoccupazioni del sindacato, rassicurato sino a quel momento dalle illusorie rappresentazioni della vecchia gestione, l’amministrazione di MIT non può che rappresentare e confermare la gravità della situazione che essa ha ereditato e l’ineludibilità del concordato in continuità. Qualsiasi contrapposizione tra l’attuale amministrazione e le organizzazioni sindacali non è utile alla salvaguardia dei posti di lavoro e si rappresenta ad essere strumentalizzata a difesa delle precedenti fallimentari gestioni.

L’Amministratore Unico Dr. Giovanni La Croce

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