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Cronaca

FABRIANO ANZIANI OSPITI IN HOTEL, LE FAMIGLIE PRONTE A TUTTO

Verso il ricorso al TAR

 

FABRIANO, 3 dicembre 2018“Noi da qua non spostermo i nostri anziani. Dovranno spostare anche noi di peso”.

Dopo l’ordinanza di chiusura attività da parte del comune dell’attività e della struttura assistenziale, questo il sentimento delle famiglie degli anziani ospiti dell’Hotel Gentile e tutelati dalla Cooperativa Iris, con le famiglie dei 32 anziani ospiti che marciano compatte verso il ricorso al TAR.

Ricorso che potrebbe essere presentato entro questo fine settimana, al più tardi entro i primi giorni della prossima, e che chiederà la sospensiva del provvedimento.

L’ordinanza

Firmata dal Sindaco Santarelli ,  ha fatto seguito all’ispezione dei Carabinieri del Nas e la successiva valutazione dei tecnici dell’Asur.

Nell’ordinanza si legge inoltre che secondo gli uomini del Nas all’interno dell’Hotel mancherebbero le caratteristiche previste dalla legge regionale 21/2016, che regola le “Autorizzazioni e accreditamento istituzionale delle strutture e servizi sanitari, sociosanitari e sociali pubblici e privati e disciplina degli accordi contrattuali delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati”.

Ordinanza poi leggermente modifica, ed armonizzata, che ha concesso 30 giorni sia per assumere tutti i provvedimenti “Al fine di tutelare e valutare la sicurezza ed incolumità degli ospiti e degli utenti a vario titolo presenti all’interno della struttura” e per “smantellare” e chiudere l’attività di tutela socio-sanitaria. Nuova data limite dell’ordinanza quindi 28 dicembre.

“Non è una residenza protetta”

Lo ribadiscono con forza, evidenziano la centralità del nodo da sciogliere e del “servizio conto terzi” offerto dalla società che gestisce l’Hotel agli ospiti attraverso l’intervento della Cooperativa Iris.

“I nostri anziani sono ospiti dell’albergo, continueremo sempre a ricordarlo, c’è anche da dire che a livello sociale  – osservano – gli anziani ospiti sono riusciti a trovare serenità e voglia di relazionarsi. Stiamo inoltre valutando la possibilità di costituire un comitato dei parenti degli anziani ospiti all’interno dell’Hotel”.

“Mia zia sin dal primo giorno si è trovata benissimo – racconta una familiare – l’ho portata da Latina e per verificare le vere condizioni, sono state io a fare delle vere e proprie visite a sorpresa, per verificare ad ogni ora le condizioni della mia congiunta. Noi possiamo entrare e venire a qualsiasi ora, ed in tre mesi non ho mai sentito alzare la voce da parte degli operatori, anzi, ho trovato solo affetto. Chi cura gli anziani qui lo fa con amore. Mia zia non è parcheggiata qua, e non capisco perché debba essere trasferita in altro luogo. Non voglio che venga trasferita in altra soluzione, perché lei rimarrà qua. Vengano a prenderla le forze dell’ordine il 28 dicembre, ma sappiano e sappiate che dovranno prendere anche me insieme a lei“.

Parlano poi anche delle eventuali “soluzioni alternative”, spesso lontane e considerate non del tutto adatte.

“Non ci ha mai aiutato nessuno e la carenza di posti nel fabrianese non è certo venuta a nostro vantaggio – osservano a più voci – ora però ci propongono posti liberi in luoghi non adatti, perché dovrei portarli lì? Queste non sono risposte, questo non è il modo per tutelare i nostri anziani: questo vuol dire parcheggiarli. Il Sindaco si prenda in carico il problema e cerchi di risolverlo, si dia tempo anche alla struttura senza doverla necessariamente chiudere. Qui sono migliorati in tanti: sono evoluti”.

Un problema di tutti, puntualizzano ancora, perché “Anche noi diventeremo vecchi e questo problema legato alla tutela si deve affrontare e risolvere. Apriamolo  e cerchiamo di risolverlo una volta per tutte Dateci e cerchiamo delle risposte”

Famiglie ancora una volta compatte

Nonostante l’ordinanza, le famiglie degli anziani tutelati all’interno della struttura promettono “battaglia legale” dichiarandosi prontissime al ricorso al TAR. Ancora una volta , anche a distanza di 2 settimane, la famiglie si mettono al fianco della cooperativa che tutela gli anziani e dell’hotel che li ospita.

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