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Falconara Esalazioni, si guarda al Ministero per chiedere un incontro

Obiettivo, abbassare i livelli di inquinamento sul territorio, riunita la commissione ambiente, intanto le associazioni inviano una lettera a ministro, Ispra, Prefettura di Ancona, Regione Marche e Comune

Il sindaco incontra il ministro Pichetto Fratin

Falconara – Il contrasto alle esalazioni si combatte in più fronti. All’interno del Castello, la commissione ambiente discute sui fenomeni odorigeni e all’esterno, i promotori della manifestazione #fermiamoildisastroambientale, svoltasi a Falconara il 27 gennaio scorso e alla quale hanno preso parte migliaia di cittadini anche dei Comuni limitrofi, chiamano a raccolta i media e la gente per presentare la lettera inviata al Ministro dell’Ambiente, a Ispra, Prefettura di Ancona, Regione Marche e Comune.

Falconara Il corteo dei cinquemila contro le esalazioni

Durante la commissione comunale, presieduta da Giorgia Fiorentini, si è ribadita la richiesta dell’Amministrazione comunale di un incontro con il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin (foto in primo piano) per studiare strategie che consentano di abbassare il livello di inquinamento ambientale sul territorio.

Falconara Esalazioni e ambiente, il Sindaco incontra il ministro Pichetto Fratin

«In sinergia con la Regione Marche – hanno detto i consiglieri di maggioranza – in considerazione del fatto che il territorio, oltre a essere tra i più antropizzati a livello regionale, è sottoposto a tantissime pressioni ambientali, dovute ad attività industriali ma anche a infrastrutture strategiche, come l’aeroporto delle Marche, le superstrade, l’autostrada, lo snodo ferroviario di rilevanza regionale e gli scali merci, che producono inquinamento acustico oltre che dell’aria».

Durante la commissione sono state illustrate le azioni intraprese dal sindaco Stefania Signorini e dall’Amministrazione comunale per dare risposte alla città e pretendere che il fenomeno delle esalazioni, che per intensità e frequenza ha rappresentato un’anomalia nelle ultime settimane, non si ripeta.

Si è parlato anche del procedere del tavolo epidemiologico coordinato dal Sindaco per analizzare le situazioni di malformazioni congenite nel territorio di Falconara, che non risulterebbero in eccesso.

«L’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore all’ambiente Valentina Barchiesi – non si è limitata alle dovute segnalazioni ma è stata promotrice, e continuerà a esserlo, di tavoli interistituzionali e di proposte concrete, positive e finalizzate alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori».

Lara Polita, consigliere di opposizione, ha invece sottolineato come «i risultati di quanto fatto dall’Amministrazione comunale e dagli enti di controllo sono a tutt’oggi pari a zero».

«Il piano di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica – ha sottolineato Lara Polita – non ha prodotto nulla; ora sembra che abbiano allestito un altro tavolo di sorveglianza e ho chiesto che vengano indagate le cause delle malattie e delle morti a Falconara. Già nel 2016 il Ministero della Salute non aveva dato l’assenso alla modifica dell’Aia dell’Api perché relazionò che c’era scarsa conoscenza delle sostanze immesse nell’ambiente e il Comune deve chiedere con forza quale siano la misura e la quantità degli inquinanti che escono in continuo dai camini».

All’esterno del Castello l’avv. Francesca Petruzzo, rappresentante delle associazioni L’Ondaverde e Falkatraz, l’avv. Monia Mancini, che porta avanti le istanze dei cittadini istanti parti civili, e il Comitato Mal’Aria, hanno illustrato la lettera inviata al Ministero dell’ambiente e alle altre istituzioni.

«Il Ministero è l’unico soggetto che per legge può agire in giudizio per chiedere il risarcimento del danno ambientale e chiediamo di sapere cosa pensa di fare il Ministero riguardo alle prescrizioni per evitare fenomeni di inquinamento delle acque, del suolo e del sottosuolo».

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