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Cronaca

JESI Malia Urbani, gli amici: «Un momento per ricordarla»

Ieri cerimonia funebre in forma privata, il desiderio di chi conosceva la ragazza, ex studentessa del Liceo artistico “Mannucci “

JESI, 4 aprile 2021 – Ieri in forma privata le cerimonia funebre per Maddalena Malia Urbani, la 20enne figlia di Carlo Urbani Giuliana Chiorrini, venuta a mancare a Roma il 27 marzo scorso, a due giorni dal diciottesimo anniversario della morte del medico della sars.

Cerimonia che si è svolta, in forma privata, alla Casa funeraria Bondoni di Castelplanio dove a impartire la benedizione e per la preghiera si è recato il parroco di San Sebastiano (la chiesa del capoluogo), don Mariano Piccotti.

«Abbiamo avuto tempo per pensare e pregare – ha detto don Mariano -, interrogarci e cercare luce in questi giorni lunghi. La comunità cristiana nella quale Maddalena è stata battezzata e cresimata, accompagna l’anima sua e la nostra nella preghiera e prima ancora nell’ascolto. Dalla Parola di Dio sempre viene luce. Sta a noi tenere in mano la lampada accesa e camminare verso l’uscita dal tunnel della morte. Mi scriveva Carlo: “Soprattutto nella Fede cerco in questo tempo la luce per rispondere agli angoscianti interrogativi che mi tengono sveglio“».

«In questo momento di preghiera non poniamo l’attenzione su di lei, povera Maddalena, ma sulla grande storia della salvezza in cui anche lei è inserita. Come ognuno di noi. Facciamo uno sguardo alto e profondo. E’ come salire su un deltaplano e, come scriveva Carlo, allargare l’orizzonte. Anche nel senso spirituale cioè vero e profondo. La morte è una terribile esperienza. E’ angosciante. Questa più di ogni altra. L’angoscia è la stessa di Cristo nell’orto degli olivi. E’ la stessa quando era sanguinante, inchiodato sulla croce… Dicono che Gesù ha dovuto anche lui imparare a chiamare Dio. Lo ha imparato da Giuseppe, chiamato lì apposta. Carlo era il padre di Maddalena. Lo ha detto più volte anche lei. “Basta chiamarlo eroe, uno che ha fatto il suo dovere fino in fondo”. In nome di Maddalena chiediamo ai mass media di non usarlo più».

Gli amici della giovane – la quale aveva frequentato il Liceo artistico “Mannucci di Jesi e la parrocchia di San Massimiliano Kolbe con il Gruppo scout – che avrebbe compiuto 21 anni il 3 maggio prossimo, avrebbero l’intenzionne di ricordarla in un momento da svolgersi all’aperto.

«Ci piacerebbe organizzare questa occasione per ricordare Maddalena – spiegano -. Ma non sappiamo se le disposizioni anti contagio lo permetteranno: l’idea era quella di organizzare un un breve incontro in uno spazio all’aperto, come il Parco del Ventaglio, sempre che il colore della nostra regione e le restrizioni lo consentiranno».

(e.d.)

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