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Cronaca

STAFFOLO L’ultimo saluto a Lucio Canestrari, grande interprete del Verdicchio

Funerali nella chiesa di Sant’Egidio per il fondatore della prestigiosa Fattoria Coroncino

STAFFOLO, 6 novembre 2021 – L’ultimo saluto al 62enne Lucio Canestrari, oggi pomeriggio nella chiesa di Sant’Egidio, dove in tanti, anche dal sagrato, si sono stretti ai familiari – la moglie Fiorella, i figlio Gaia, Valerio e Fulvio – del fondatore della Fattoria Coroncino, etichetta che porta la superba qualità del suo vino, del Verdicchio, nel mondo. E della sua passione di produttore.

Rito religioso officiato da don Sandro Carbonari e accompagnato anche dalle note struggenti della tromba di Mattia Zepponi che, tra l’altro, ha suonato l’Ave Maria di Schubert e il brano jazz Misty.

«Quando ci lascia una persona cara – ha sottolineato il sacerdote -, forse sarebbe opportuno non dire tante parole, restare nel silenzio ci aiuta a lenire un po’ il dolore».

«Lucio era una persona che con forza e con coraggio è andato avanti, e grazie alla sua opera e al suo darsi da fare, ci ha lasciato un buon esempio, di come vivere la vita sia nel quotidiano che nella famiglia».

Anche la nuora Monica ha voluto ricordarlo con un «Ciao Maestro, ci hai lasciato senza fiato, senza parole e con tanta tristezza al cuore. Se pensiamo alle tue poesie e al tuo sorriso, non possiamo però essere tristi, sei tu Lucio che ci hai insegnato a vivere la vita con passione e armonia, anche quando tutto sembra andare storto. Eri limpido e lucido come nessun altro, amavi la vita come un ragazzino e sognavi come se la vita fosse infinita».

Ndo arivo metto ‘n segno, il motto che contraddistingue la controetichetta dei suoi vini. Un segno che rimarrà, comunque, indelebile.

(Redazione)

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