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FALCONARA Ex Montedison, progetti per il recupero

Ma è necessaria la bonifica: la proprietà pensa a un sito per l’inertizzazione dei rifiuti

FALCONARA, 23 settembre 2021 – Che fine ha fatto l’ex Montedison? Un velo di silenzio sembra ammantare il grande contenitore che fino al 1988 ha prodotto, per quasi 60 anni, perfosfati, fertilizzanti chimici che hanno fatto la fortuna dell’azienda negli anni ’50.

I cittadini attendono da lungo tempo una bonifica ma sembra che tutto sia fermo.

«L’apparenza inganna – dice Clemente Rossi, assessore comunale al territorio, all’urbanistica e all’edilizia – perché non è così. Quella della ex Montedison è una delle tante storie tipicamente italiane. Tra rinvii, richieste di autorizzazioni, conflitti di competenze, concorsi tra soggetti diversi, le cose ristagnano, ma qualcosa si muove. La proprietà del Gruppo Collarini è ben decisa a portare avanti un progetto che regali una rinnovata vitalità ad un sito produttivo che ha contribuito per decenni a fare la storia di una comunità. La zona deve rivivere in chiave moderna e che riesca a mettere insieme storia, cultura, attività e strutture del tempo libero, impieghi turistici, utilizzati per il pubblico, come impianti sportivi, fitness, alberghi diffusi e country house, sedi espositive, musei a cielo aperto, piste ciclabili, zone verdi».

Prima di tutto, però, il sito deve essere bonificato perché è ancora fonte di inquinamento.

«Ci sono controlli periodici del ministero – sottolinea Clemente Rossi – ma sotto il profilo urbanistico il Comune di Falconara ha fatto da tempo la sua parte, adottando una variante in parallelo con il Comune di Montemarciano, indicando gli usi consentiti in linea con il Piano regolatore generale».

Nel novembre 2018 fu approvata dal Comune di Falconara una variante per la riqualificazione della vecchia industria chimica e tra le destinazioni, come ha sostenuto l’assessore, erano previste strutture sportive all’aperto, insediamenti di tipo collettivo e residenze che nel tempo sono state ridotte del 50% rispetto a ciò che prevedeva il Piano regolatore. Rossi ora annuncia una novità.

«La proprietà è in procinto di proporre una sorta di sperimentazione in una porzione di circa un ettaro interna all’area e sottoporla al vaglio di tutti gli enti preposti, dalla Regione alla Provincia ai Comuni interessati, l’Arpa, la Sovrintendenza, in modo da realizzare un progetto pilota da estendere a tutta l’area ex produttiva. Con la consulenza della Università di Padova si vuole installare un sistema di inertizzazione dei rifiuti brevettato da una grande impresa internazionale e adottato in varie parti d’Europa. Speriamo che l’iniziativa abbia successo».

Anche il sindaco di Montemarciano, Damiano Bartozzi, si augura una riqualificazione dell’area dell’ex Montedison.

«Avrebbe dei risvolti positivi sull’abitato di Marina di Montemarciano oltre che sull’intero territorio circostante. Il nostro Comune – dice Bartozzi – è molto legato a questa struttura perché dal dopo guerra, per circa 50 anni, ha dato lavoro a tanti nostri concittadini ed è triste vederla oggi in questo stato di abbandono. Una volta bonificata l’area, qualsiasi tipo di intervento deve essere visto con una visione d’insieme considerato che interessa due Comuni, Montemarciano e Falconara, che risultano coinvolti anche in altri interventi di enorme importanza, quali la difesa della costa e la costruzione del bypass ferroviario della raffineria».

Gianluca Fenucci

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