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Chiaravalle

MOLESTIE Andrea Serrani: «Spero di poter incontrare la giornalista e chiederle scusa»

Intervista al ristoratore chiaravallese finito nell’occhio del ciclone per il palpeggiamento al termine della partita Empoli – Fiorentina

CHIARAVALLE, 30 novembre 2021 – Andrea Serrani è il ristoratore chiaravallese 45enne finito nell’occhio del ciclone per aver palpeggiato la giornalista 27enne Greta Beccaglia intenta al suo lavoro al termine della partita Empoli – Fiorentina.

La scena, come ormai è noto, è stata ripresa dalle telecamere di Toscana Tv e da qui sono partite le indagini degli investigatori.

Andrea Serrani, sa che il suo gesto le costa tra le altre anche l’accusa di violenza sessuale?


«E’ la cosa che mi fa più male, so di aver sbagliato clamorosamente ma certamente non volevo essere violento né causare traumi psicologici o fisici a quella donna. Penso che chi vuol davvero abusare sessualmente di una persona si rende protagonista di ben altri gesti».

Ma come le è venuto in mente di palpeggiare la giornalista?

«Ero con un mio amico che avevo raggiunto a Firenze da Chiaravalle. Stavamo uscendo dallo stadio ed eravamo amareggiati per la sconfitta della Fiorentina: in pochi minuti la nostra amata viola era passata da una probabile vittoria ad un’amarissima sconfitta. C’erano alcuni giornalisti che chiedevano commenti e pareri al pubblico che usciva dallo stadio. Ho visto questa giornalista e le ho dato un buffetto sulle parti basse. Per me, in quel momento, era solo un gesto goliardico e invece si è scatenato il putiferio. Ora sono messo alla gogna e non credo di meritarmelo».

A due giorni da quel gesto cosa pensa di fare?

«Chiedo scusa a Greta Beccaglia e sono pronto a scusarmi con lei pubblicamente, anche in diretta televisiva se serve. Non volevo assolutamente offenderla o mancarle di rispetto. Nel mio locale lavorano diverse donne e possono testimoniare che ho profondo rispetto per loro e non ho mai dato fastidio a nessuno. Vorrei davvero incontrare la giornalista per chiederle pubblicamente scusa».

Quali sono i suoi timori? Che conseguenze teme di dover vivere dopo questo episodio?

«Ho un locale avviato e che ho aperto con tanti sacrifici, lavorando di buona lena. E poi, quello che mi interessa di più e che mi fa davvero temere, sono le conseguenze che potrei subire riguardo a mia figlia. Ha 6 anni ed è la mia vita. Ho sbagliato gravemente e chiedo scusa a Greta Beccaglia e a tutti quelli che si sono sentiti offesi e umiliati dal mio gesto ma non merito la gogna mediatica che si è scatenata contro di me: non ho mai fatto male a nessuno e vivo la mia vita quotidiana lavorando, amando mia figlia e curando i tanti rapporti di amicizia che ho a Chiaravalle e altrove. Mi fa piacere che qualche mio cliente mi ha telefonato rimproverandomi per il gesto ma comprendendo il mio stato d’animo e rinnovandomi la fiducia e la stima. Tutti sanno che non volevo essere violento con quella donna e con nessuno. A testimonianza del fatto che vorrei incontrare la giornalista e chiederle scusa ho cercato, tramite il mio avvocato che è in stretto contatto con il suo, di telefonarle e avere un dialogo con lei. Mi hanno detto che è prostrata ma spero davvero di poterci parlare presto per farle capire il mio stato d’animo e per porgerle le mie sincere scuse».

Gianluca Fenucci

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